Il territorio dell’Orcia è un’area collinare nel Sud della Toscana dove la vite e l’olivo sono coltivati da secoli. E’ una zona piena di città d’arte, di centri termali, con uno dei paesaggi agricoli più belli del mondo che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità. La Doc Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e si estende su 13 comuni: Buonconvento, Castiglion d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
"I vini sono davvero buoni e manifestano tutto l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie" ha detto Donatella Cinelli Colombini, sottolineando come, in un mondo globalizzato, nella Doc Orcia il vino sia ancora un prodotto familiare benché siano attivi ottimi consulenti agronomi e enologi. La denominazione comprende le varietà Orcia rosso con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese entrambe anche nella tipologia Riserva, Orcia bianco, rosato e Vin Santo.
Il territorio ha nel turismo il suo motore economico più importante ed infatti, lo scorso anno, i 13 comuni della Doc Orcia hanno registrato 1.800.000 presenze turistiche. "Proprio la bellezza del territorio della Doc Orcia e i turisti che ogni anno vengono a visitarlo sono - secondo Donatella Cinelli Colombini - la principale destinazione commerciale della giovane denominazione, nata fra due colossi come il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano". A chi le domanda se il nuovo incarico nella Doc Orcia significa un allontanamento da Montalcino Donatella risponde sorridendo "assolutamente no, le mie radici sono nella terra del Brunello". CONSORZIO VINO DOC ORCIA Del Consorzio fanno parte 37 aziende 29 delle quali imbottigliano con marchio proprio.
Oltre a Donatella Cinelli Colombini, nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Doc Orcia siedono 8 membri: Andrea Bruni (vicepresidente) agronomo consulente di Podere Forte di Castiglion d’Orcia, Roberto Terzuoli dell’Azienda Sasso di Sole Torrenieri – Montalcino, Paolo Salviucci Cantina Campotondo di Castiglion d’Orcia, Marco Capitoni dell’omonima azienda di Pienza, Antonio Rovito dell’Azienda Val d’Orcia Terre Senesi di Castiglion d’Orcia, Gabriella Giannetti dell’azienda San Savino ancora di Castiglion d’Orcia, Emanuele Bizzi direttore dell’Azienda agricola Trequanda e Giuseppe Olivi dell’Azienda Le Buche di Sarteano.
DONATELLA CINELLI COLOMBINI Nata a Siena nel 1953 si è laureata in Storia dell’arte con il massimo dei voti. Nel 1993 ha inventato “Cantine aperte”, la giornata che in pochi anni ha portato al successo l’enoturismo in Italia. Oggi insegna turismo del vino nei Master post laurea. Nel 1998 ha lasciato l’azienda di famiglia per crearne una sua composta dalla Fattoria del Colle a Trequanda con cantina di Chianti e centro agrituristico e dal Casato Prime Donne a Montalcino dove produce Brunello con, caso unico in Italia, un organico di sole donne.
Nel 2003 ha vinto l’Oscar di miglior produttore italiano ed ha pubblicato il “Manuale del turismo del vino”. Nel 2007 è uscito il suo secondo libro “Marketing del turismo del vino” su un argomento che Donatella insegna nei Master post laurea di diverse università. Dal 2001 al 2011 è stata Assessore al turismo del Comune di Siena a lei si deve l’ideazione del “trekking urbano”. Nel 2012 le è stato assegnato il “Premio Internazionale Vinitaly”