Firenze, 13 maggio 2013 – Sottoscritto oggi un accordo regionale che mette a disposizione delle PMI del territorio un plafond di 1 miliardo di euro. Il problema dell’accesso al credito e il dialogo tra banche e imprese è uno dei nodi fondamentali da sciogliere per ridare slancio all’economia e nuova linfa alle piccole e medie realtà produttive, vera scommessa per il rilancio del Paese. Con questo spirito Confindustria Toscana, le associazioni industriali toscane, Banca CR Firenze e Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia si sono unite per elaborare un nuovo accordo, il quarto dal 2009, che intende dare una risposta concreta alla crescente domanda di credito delle tante piccole e medie imprese virtuose, struttura portante del sistema produttivo italiano. Sono già state identificate 5716 PMI, per le quali sono state valutate l’adeguatezza dei requisiti di bancabilità e di quelli richiesti per l’accesso ai plafond agevolati.
Queste imprese saranno contattate nel prossimo semestre per proporre soluzioni finanziarie a sostegno della loro crescita. Quasi 1260 aziende esportatrici della regione saranno incontrate per illustrare soluzioni finanziarie e servizi a supporto dell’export e della copertura rischi L’accordo regionale oggi sottoscritto è stato presentato da Sandro Bonaceto, direttore Confindustria Toscana e Confindustria Firenze, da Luciano Nebbia, direttore regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo, da Giuseppe Castagna, direttore generale di Intesa Sanpaolo e da Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria di Confindustria.
L’industria italiana sarà sempre più dipendente dall’estero ed in particolare dai paesi emergenti, più difficili e lontani. Nel 2015 il peso di questi paesi sui mercati mondiali supererà il 50%; all’inizio del millennio era ancora al 33%. In questo contesto le imprese della Toscana sono già ben posizionate: il peso dei paesi emergenti sull’export è infatti pari al 36%, prossimo al livello nazionale, pari a 38%. Per competere in mercati sempre più globali, l’accordo propone una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali (tra i quali i portali Trade Esplora, Greentrade e un programma di incontri sul territorio) a supporto delle strategie di espansione e di internazionalizzazione delle PMI.
Tra le soluzioni finanziarie più innovative Export Facile, un prodotto di copertura del rischio d’insolvenza dei debitori esteri fino al 100% a fronte dei crediti ceduti pro-soluto. Export Facile, inoltre, fornisce alle imprese liquidità aggiuntiva e alternativa alle tradizionali linee di credito, supportando le strategie di esportazione delle imprese e facilitandone il commercio con l’estero. In tale direzione sono già state individuate in Toscana 1259 aziende esportatrici che potrebbero usufruire di tale soluzione.
Nel corso del 2013 i gestori di Banca CR Firenze e di Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, coadiuvati da specialisti, incontreranno queste imprese. Nascita e lo sviluppo di nuove imprese: Nell’ambito del programma di Piccola Industria Confindustria c’è l’iniziativa «Adotta una start-up», un progetto che prevede un coinvolgimento attivo in termini di “tutorship” da parte di aziende associate. In pratica l’accordo odierno fa sì che le migliori idee imprenditoriali, selezionate dal Comitato congiunto Intesa Sanpaolo-Confindustria, vengano “adottate” da imprese, segnalate da Confindustria, già consolidate sul mercato affinché, in qualità di “incubatori”, le aiutino a svilupparsi in business sostenibili. Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria di Confindustria: "Si tratta di un’intesa frutto di una collaborazione consolidata nel corso degli anni, che individua un’ampia rosa di soluzioni in linea con l’idea di una funzione di finanza strategica sempre più al servizio della competitività delle imprese.
Con l’accordo si mettono infatti a disposizione del sistema soluzioni formative, consulenziali e finanziarie per start up e per le imprese interessate ad una loro adozione con il duplice obiettivo di supportare nascita e sviluppo di nuove attività e far crescere l’innovazione all’interno delle PMI". Giuseppe Castagna, direttore generale di Intesa Sanpaolo: “Il momento esige uno sforzo comune per valorizzare la creatività tipicamente italiana e la determinazione che contraddistinguono la nostra Piccola Impresa.
Il dialogo, che è il tratto distintivo di questi accordi con Confindustria, è fondamentale per conoscere e approfondire difficoltà e potenziale delle imprese. L’accordo di oggi intende facilitare il dialogo con le aziende e supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese con uno sguardo anche a quei giovani che hanno idee e spirito imprenditoriale e che vanno incoraggiati e sostenuti nel guardare all’autoimprenditorialità come importante opportunità per il loro futuro. Intesa Sanpaolo, grazie al suo completo e diversificato know-how è in grado di rispondere, su tutto il territorio nazionale, alle diverse esigenze delle imprese”.
Sandro Bonaceto, direttore Confindustria Toscana e Confindustria Firenze: “La crisi sta attraversando il nostro Paese da ormai cinque anni e anche in Toscana la spirale recessiva non accenna ad arrestarsi. Nonostante piccoli miglioramenti, l’emergenza credito e liquidità è tuttora in corso, sia in termini di finanza erogata al sistema delle imprese sia in termini di costi applicati (tassi e commissioni). Rilanciare gli investimenti, favorire nuove forme di aggregazione come le reti d’impresa e promuovere l’internazionalizzazione, sono dunque obiettivi irrinunciabili per riattivare lo sviluppo delle piccole imprese e con esso la competitività del territorio toscano.
Il rinnovo e l’ampliamento dell’accordo con il Gruppo Intesa Sanpaolo va in questa direzione e, rafforzando la collaborazione ed il dialogo tra banca e impresa, potrà essere uno strumento fondamentale non solo per sostenere lo sviluppo delle piccole imprese sul territorio, ma anche per incrementare la loro presenza sui mercati esteri”. Luciano Nebbia, direttore regionale Toscana, Umbria e Lazio di Intesa Sanpaolo: “La crescita è possibile quando le piccole e medie imprese investono in innovazione, aumentano la propria massa critica attraverso forme di aggregazione come le reti d’impresa e quando accettano le sfide della globalizzazione.
Da questo punto di vista le aziende toscane presentano elementi di maggior competitività rispetto a chi finora si è rivolto solo al mercato interno, grazie alla loro propensione a cercare nuovi sbocchi commerciali o produttivi all’estero. L’internazionalizzazione è una sfida che hanno colto e per la quale si stanno preparando con cura e determinazione anche grazie al supporto del nostra Gruppo, che le sostiene in termini di offerta innovativa di prodotti per l’export e servizi di consulenza per l’internazionalizzazione”.