Montalcino, 10 marzo 2013 - È il Consorzio del Brunello di Montalcino il “brand” più citato sui blog del settore, seguito da Castello Banfi e Frescobaldi, così come il territorio del Brunello è il territorio che meglio ha saputo comunicarsi tra quelli italiani, piazzandosi al primo posto nei social network per “engagment”, vale a dire il coinvolgimento dei propri followers, insieme alle cantine Frescobaldi, che a Montalcino produce Brunello con CastelGiocondo, e Planeta. A dirlo i risultati di una ricerca, presentata a Vinitaly e commissionata dall’associazione Donne del vino, a Viralbeat e Centro studi Etnografia digitale, dal titolo “Vino e social media: la netnografia per un approccio strategico al nuovo marketing del vino”.
Il Consorzio del Brunello di Montalcino, che ha affidato alla Montalcinonews la cura della comunicazione sui social network, è quindi il top player con la migliore reputazione sul web. Un risultato molto importante per la denominazione che, anche se non ha il numero di followers più alti rispetto ad altri brand o ad altre aziende del vino italiane, riesce a “coinvolgere” e “gratificare” nel modo migliore il pubblico del web. La “netnografia”, infatti, è un modo nuovo di analizzare e studiare la cultura dei consumatori online e di ricostruire i contesti emotivi, valoriali e simbolici delle loro esperienze di consumo.
L’analisi ha monitorato alcune parole chiave su Facebook, Twitter, Instagram, forum e blog vari per ricostruire il network delle community del vino in Italia e individuarne gli attori più influenti. Nel complesso sono stati analizzati oltre 7 mila post in un arco di tempo tra la fine di febbraio e quella di marzo. Lo studio ha poi selezionato le aziende vitivinicole più attive sui social media e ne è stata monitorata la “brand reputation”. Lo studio ha evidenziato come per gli utenti della rete il vino è anzitutto un oggetto culturale di consumo quotidiano, prima ancora di essere un brand o un’azienda, aspetti questi a cui sono maggiormente attenti invece gli utenti più esperti del settore che guardano ai marchi o alle pratiche tecniche (ad esempio le degustazioni).
Sui social media i temi maggiormente associati al concetto di vino sono “Territorio”, “Marchi e aziende” e più in generale il “Cibo”. Nel complesso, sottolinea ancora lo studio, su Twitter, Instagram e i vari blog, è chiaramente identificabile la presenza di una community di winelovers, ovvero consumatori appassionati e competenti che si auto-etichettano come tali. Su Twitter e Facebook le aziende vinicole non attirano “buzz” negativo, e in particolare, tra le cantine, spicca Forti del vento con il suo 84% di “Sentiment positivo”, seguito da Mezzacorona (60%) e Feudi San Gregorio (59%).
Dallo studio è poi arrivato l’invito alle aziende del mondo del vino di utilizzare maggiormente il web e i social media, che oggi sono sempre più imprescindibili per la comunicazione.