“Il turismo lavora per la Toscana”, è il significativo titolo che Federalberghi Toscana ha scelto per la sua annuale Assemblea Pubblica, in programma Venerdì 12 Aprile alle ore 11.00 presso l’Hotel Mediterraneo a Firenze. “Il titolo che abbiamo dato alla assemblea pubblica vuole significare che il turismo può offrire un contributo decisivo per uscire dalla crisi”, ha detto il Presidente degli albergatori toscani, Paolo Corchia, “a condizione però che le istituzioni, ed in particolare la Regione Toscana, sappiano comprendere come questo settore economico sia trasversale a molte delle politiche regionali e che quindi al momento delle scelte il governo regionale tenga conto dell’incidenza che le stesse scelte possono avere sulle attività economiche del settore, in particolar modo sul settore della ricettività”. “Il valore aggiunto prodotto dalle attività connesse al turismo è ben oltre il 10 % della economia reale della Regione”, continua Corchia, “sostenere l’attività di impresa del settore genera importanti ricadute positive sulla produzione di reddito anche di altri settori, dall’agroalimentare all’edilizia, alle imprese artigianali, alle aziende dei servizi, con crescite conseguenti sull’occupazione, che per quanto riguarda il solo singolo settore turistico significa oltre il 12 % del totale degli occupati”. Dopo la relazione introduttiva del presidente regionale degli albergatori, sul tema proposto da Federalberghi si confronteranno l’Assessore Regionale alla Cultura Turismo e Commercio, Cristina Scaletti, l’ Assessore Regionale alle Attività Produttive Lavoro e Formazione, Gianfranco Simoncini, il presidente della Unioncamere Toscana Vasco Galgani ed il dott.
Filippo Corsaro di Banca CR Firenze Coordinamento Marketing e strategie Territoriali. Federalberghi Toscana proporrà le proprie ricette perché il turismo possa essere lo strumento per un progetto di sviluppo complessivo della economia regionale e sceglie di farlo dall’angolo di visuale del settore alberghiero, nella convinzione che uno degli aspetti di perdita di competitività delle destinazioni toscane sia anche conseguenza di una scarsa attenzione delle istituzioni al ruolo della ricettività alberghiera, in materia legislativa , fiscale , del lavoro e della formazione. “Per una volta vorremmo parlare di turismo non a 360 grandi, non in modo velleitario, ma centrando le questioni sulle politiche che in un modo o nell’altro coinvolgono il settore alberghiero, le imprese, gli occupati” conclude Corchia.