Nelle giornate di Pasqua e Pasquetta molti negozi di Firenze e della provincia sono rimasti chiusi. "Questo risultato dimostra plasticamente il fatto che aprire nelle festività non determina un così alto livello di consumi - scrivono le sigle sindacali coinvolte - sconfessando quella vulgata ideologica che vedeva nella liberalizzazione degli orari l'aumento dei consumi e della occupazione. Condizioni che non si sono realizzate, in quanto i consumi sono in netta flessione e l'occupazione non aumenta, anzi diminuisce in questo comparto, raggiunto anche esso da procedure di chiusura, cassa integrazione e licenziamenti. Nei negozi rimasti aperti in queste due giornate, lo sciopero ha visto una buona adesione che ha determinato dei disagi. La FILCAMS CGIL, la FISASCAT CISL e l’ UILTUSC UIL hanno indetto uno sciopero anche nelle giornate del 25 aprile e il 1 maggio per consentire ai lavoratori di rimanere a casa con le loro famiglie e per rilanciare la necessità che a determinare le aperture non sia l'arbitrarietà delle aziende o l'infondatezza di provvedimenti Legislativi, ma si recuperi quell'indispensabile livello di confronto tra Enti locali, aziende, e sindacati per una equilibrata e moderna programmazione delle aperture festive e domenicali, attraverso soprattutto la modifica del succitato provvedimento del governo Monti che troppo potere discrezionale non bilanciato ha consegnato alle imprese". Domani 3 aprile a poco più di un mese dalla chiusura del punto vendita Sidis di via degli Artisti a Firenze, negli stessi locali aprirà' un nuovo punto vendita ad insegna Despar.
"Purtroppo non aprirà con tutti gli 8 dipendenti precedentemente occupati in Sidis, ma con solo 3 e a tempo determinato. Domani dalle 9.30 alle 11.30 si terrà un presidio dei lavoratori della ex Sidis, via degli Artisti (altezza piazza Conti), per protestare".