Papa Francesco: ecco il pontefice della svolta? A solo pochi giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro, arriva in libreria “Papa Francesco. Apertura, dialogo e umiltà: ecco il pontefice della svolta” (Edizioni Galassia Arte di Roma) a cura della giornalista lucchese Chiara Parenti e dell’autrice bergamasca Rossella Monaco. Si tratta di un “instant book” che, cavalcando l’evoluzione degli eventi nel loro svolgersi, fotografa i primi, memorabili momenti dell’elezione del nuovo successore di Pietro, tracciando un ritratto in chiaro scuro e certamente inedito della sua complessa figura che, nel bene e nel male, segna l’inizio di una nuova epoca per la Chiesa Cattolica e, forse, per il mondo intero. Una vita passata al fianco degli ultimi, la portata “rivoluzionaria” nella scelta del nome Francesco, le sue posizioni in merito ai temi più caldi dell’attualità ‒ dall’unione di omosessuali all’aborto ‒, la grande rivoluzione di equilibri geopolitici sottesa alla sua elezione, le ombre che si allungano dal suo passato negli anni della dittatura argentina, le sfide che si troverà ad affrontare ‒ da Vatileaks alla pedofilia ‒ e le curiosità dal web e dai social network, letteralmente “impazziti” per le straordinarie doti di comunicazione di questo papa “fuori dagli schemi”: dalla fumata bianca di quell’ormai famoso mercoledì 13 marzo, il libro intraprende una strada di analisi critica sull’operato e le ragioni del nuovo Papa in contemporanea agli eventi, riportando le diverse fonti senza tralasciare i lati più oscuri, le critiche più feroci, affiancando il tutto a ricerche storiche documentate. Anche Lucca compare nel libro, nella parte in cui si ripercorre la vita del nuovo pontefice: dalla madre probabilmente originaria di Paganico, allo studio intrapreso dalla Fondazione Paolo Cresci per la Storia dell’Emigrazione italiana per cercare di ricostruire la storia della famiglia di Papa Francesco, fino all’annuncio delle autorità cittadine di volergli inviare presto un invito ufficiale a visitare la città. Apertura, dialogo e umiltà Il titolo di questo libro parla chiaro.
Parla dell’esigenza di rinnovamento di equilibri ormai logori, parla di apertura nel senso di spontaneità, franchezza, di rifiuto di restare imbrigliati in stretti e vuoti cerimoniali e voglia di muoversi e intraprendere un nuovo percorso, attraverso un “dialogo” con i fedeli più diretto, informale e caloroso. Già la scelta del nome Francesco è da considerarsi come un gesto di “apertura” e cambiamento nei confronti dell’eccessiva mondanità della Chiesa, a favore di un rapporto più intimo e personale, umile, con la religione, che passa attraverso l’evangelizzazione.