Posta elettronica certificata (PEC), documenti digitalizzati, risparmi energetici e software liberi. Con l’adozione di queste misure la Provincia di Firenze arriva a risparmiare nel 2012 oltre 147mila euro, triplicando i 46mila euro risparmiati nel 2011 e con una progressione che nel 2015 arriverà a superare i 543mila euro, come stimato dalla Direzione provinciale SIT e Reti Informative. "Grazie a queste azioni - sottolinea l’Assessore provinciale al SIT e alle Reti Informative Renzo Crescioli - il nostro Ente si pone all'avanguardia sull'innovazione e riesce ad ottenere insieme una serie di obiettivi quantomai rilevanti al giorno d'oggi: semplificazione ed efficienza per i dipendenti ed i cittadini, risparmi finanziari, risparmi di risorse ambientali (carta ed energia), incentivazione del software libero ed open source.
Si tratta non solo di un segnale importante che va in controtendenza rispetto a luoghi comuni e generalizzazioni che dipingono tutti gli Enti come luoghi dello spreco e della scarsa propensione all'innovazione, ma anche un passo concreto verso i necessari risparmi finanziari che l'attuale situazione richiede". PEC. Tra i vari procedimenti, l’utilizzo della Posta Elettronica Certificata ha consentito di archiviare, nel solo 2012, oltre 186.000 pagine di documenti cartacei in 50mila file PDF, risparmiando 72mila euro, 370 risme di carta e 49 metri lineari di scaffalatura.
Attraverso la PEC, inoltre, la corrispondenza con altri Enti ed imprese è aumentata, dal 2011 al 2012, del 238% per la posta in arrivo e del 318% per quella in partenza. Faxserver. La mancata stampa degli oltre 16mila fax in partenza e quasi 50mila in arrivo – perché spediti in forma digitale – porta altri 7mila euro di risparmi per la Provincia, oltre al mancato utilizzo di 280 risme di carta. Trasmissione dati. Il maggiore risparmio è nella trasmissione dati tra i vari uffici provinciali.
Nel 2012 il risparmio è stato di circa 26mila euro, ma con l’entrata a regime del della nuova architettura di rete i risparmi passeranno a 99mila euro nel 2013 fino ai quasi 400mila euro del 2015. Energia elettrica. Una significativa razionalizzazione delle spese è anche quella ascrivibile al passaggio ad una soluzione di private cloud. Con la sostituzione dei macchinari obsoleti e l’adozione della tecnologia di virualizzazione, il risparmio di energia elettrica per la funzione di macchinari è stata nel 2012 di 16.516 euro ed è stimata per il 2013 in 28mila euro; cifre che permetteranno di recuperare nel biennio 2012-2013 i costi d’investimento.
Software liberi. Altra voce di spesa che permette una riduzione di 17mila euro (costante dal 2010 al 2015) è l’adozione di software liberi ed open source al posto di programmi posti sotto licenza, come indicato dalla delibera della Giunta Provinciale n.148 del 2010 . Tale provvedimento permetterà l'abbattimento dei costi per gli aggiornamenti dei prodotti sotto licenza di 330 postazioni di lavoro.