Firenze– “Se penso ad un regista occidentale mi piacerebbe lavorare con Pedro Almodovar, l’ho sempre amato”. Sono le parole dell’attrice Jeon Do Yeon, tra le principali interpreti del cinema asiatico contemporaneo, tra le più amate in Corea del Sud, a Firenze in occasione del premio speciale dell’11/a edizione del Florence Korea Film Festival che riceverà domani, martedì 19 marzo, sul palco del cinema Odeon (ore 20). Il Festival le ha dedicato il primo omaggio cinematografico in Italia con una retrospettiva dei suoi film.
L’attrice, dopo aver ricevuto il premio e aver incontrato il pubblico, presenterà (ore 20.30) il suo unico film distribuito in Italia (dalla Fandango), The Housemaid di Im Sang-Soo (presente insieme all’attrice sul palco). Il film vede Jeon Do Yeon nei panni della domestica Eun-yi, assunta da una ricca famiglia alto-borghese, per accudire la figlia primogenita e assistere la padrona di casa in attesa di due gemelli. Eun-yi, cede alle avances del padrone, innescando una spirale d’odio, rancori e vendette che culmina in un’iperbole melodrammatica da manuale. L’attrice coreana ha lavorato in 15 film per il cinema, 20 fiction per la tv e molte produzioni teatrali.
Musa di grandi maestri come Lee Chang-dong, con il quale e grazie al quale è stata omaggiata del premio come “Miglior Attrice” al Festival del Cinema di Cannes nel 2007 (prima e unica coreana) nel film Secret Sunshine, ma anche grande ispiratrice di giovani talenti, Jeon ha attraversato la new wave cinematografica coreana cavalcandola e lasciando il segno. La retrospettiva (8 film) presenta il suo esordio come attrice in The Contact di Jang Yoon-hyeon (prima italiana); il drammatico Happy end (nel quale interpreta il controverso ruolo di una donna che non riesce ad adempiere al suo ruolo di madre e moglie).
L'immaginifico My Mother The Mermaid in cui interpreta un doppio ruolo e attrice dolce e romantica in My Dear Enemy. In anteprima nazionale sarà presentato Countdown e riproposto Untold Scandal in cui interpreta una bella e cinica nobildonna. La quinta giornata (martedì 19 marzo) di festival inizia alle ore 15.00 con il corto Because di Yoon Ha-Young sulle vicissitudini di un ragazzino che mangia compulsivamente dei dolci tentando di esorcizzare il clima familiare che lo circonda.
A seguire, per la sezione “K-Eros”, dedicata al genere erotico, Yellow Hair del regista Kim Yu-Min sulla vita delle due ragazze giovani abituate a condividere tutto anche la loro vita sessuale, ma l’incontro di una notte con un affascinante uomo stravolgerà i loro equilibri cambiando le dinamiche della loro amicizia. Alle ore 17.00, è il turno del pluripremiato cortometraggio Lily di Lee Sang-Hun, in anteprima nazionale, sul mondo scolastico visto attraverso gli occhi curiosi di una bambina e a seguire, per la rassegna “K-Eros”, sarà proiettato in anteprima nazionale B.E.D di Park Chul-Soo sulla storia di tre personaggi incroceranno i propri destini nello stesso “letto”. Dopo la proiezione di The Housemaid seguirà alle 22.45 il corto dal titolo The Rooftop di Park So-Min (4 minuti) sul quello che può accadere durante una pausa sigaretta e poi sarà proiettato il film vincitore del “Queer Lion” alla Mostra del Cinema di Venezia 2012, The Weight del regista Jeon Kyu-Hwan sulla vita di Jung, impresario di pompe funebri, problematico e anaffettivo, la cui quotidianità si arricchisce grazie alla presenza dei personaggi che gravitano intorno alla sua camera mortuaria, inaspettatamente vitale e grottesca.