L'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi lo ha scelto con 26 voti favorevoli, 6 astensioni e una scheda nulla. Eletto nel file del Pd come consigliere provinciale, Giunti prende il posto di David Ermini eletto alla Camera dei Deputati nelle ultime elezioni politiche. A Ermini è subentrato in Consiglio in qualità di consigliere provinciale Mirko Fancelli. Presente nella Sala IV Stagioni anche l'ex Presidente On. David Ermini che non ha voluto mancare al passaggio di testimone. "Stiamo vivendo un momento in cui la politica è al centro di tante attenzioni - ha detto Giunti, visibilmente emozionato - C'è il desiderio di vederla come un momento di servizio vero alla comunità".
Citando Piero Calamandrei, Giunti ne ha rilanciato l'appello contro l'indifferentismo al bene comune: "Sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica". Un nuovo stile di vita, un approccio culturale che punti alla riscoperta della politica come possibilità di realizzazione della speranza, perché "non siamo luogo della casta - ha continutato il neo Presidente - ma luogo della democrazia". Giunti ha ringraziato il predecessore Ermini e il Presidente della Giunta Andrea Barducci per la sua difesa tenace del ruolo della Provincia e la sua visione dell'ente.
Due i punti di riferimento invocati: buon senso e serietà. Nelle parole di Giunti anche un omaggio ai nuovi Presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso e a Papa Francesco, alla vigilia di inizio del pontificato. Auguri a Giunti dal Presidente della Provincia Andrea Barducci che ha sottolineato il ruolo della presidenza dell'Assemblea come rappresentanza di tutta l'istituzione consiliare, che cerca di valorizzare il contributo di ogni consigliere per l'attuazione di un programma che è espressione di una maggioranza ma che nel tempo coinvolge tutto il Consiglio. "La nomina di Piero Giunti è di alto profilo - ha detto il capogruppo del Pd Stefano Prosperi - Giunti è un uomo che ha un senso alto delle Istituzioni e saprà rappresentare con autorevolezza il Consiglio provinciale e interpretare con imparzialità un ruolo così delicato". Riccardo Lazzerini (Sel) ha invitato Giunto a continuare il lavoro per dare una prospettiva al superamento dell'ente Provincia in direzione della Città metropolitana. Da Marco Cordone (Lega Nord) la "certezza che Giunti interpreterà al massimo e al meglio il pluralismo dell'Assemblea". "Tutta la nostra fiducia a Giunti, certi che farà un buon lavoro - ha detto Federico Tondi (Udc) - anche per conquistare i galloni sul campo". Andrea Calò (Rifondazione comunista) apprezza "il richiamo fatto da Giunti agli ultimi, al tema dell'indigenza e della povertà e il lavoro da lui condotto finora alla guida della commissione trasporti.
Ci aspettiamo sensibilità e attenzione alle vertenze del lavoro". Apprezzamento al di fuori della retorica da Massimo Lensi, radicale nel Gruppo Misto: "Abbiamo il progetto di fare un Consiglio straordinario in una struttura carceraria, probabilmente Sollicciano. Noi ci auguriamo che possa essere svolto in breve tempo". Alessandro Cresci (Diritti e Libertà) ha sottolineato la citazione di Calamandrei e il gusto alto della politica espresso da Giunti per superare la distanza dai cittadini. Erica Franchi (Pdl) ha salutato Giunti: "Di Giunti abbiamo apprezzato correttezza e trasparenza nel suo lavoro in commissione e questo ci aspettiamo da lui come Presidente del Consiglio provinciale". Sempre in Palazzo Medici Riccardi, la nomina di Stefano Fusi come presidente della Prima commissione (Affari istituzionali), dalla quale si è dimessa Sara Biagiotti neo assessore in Comune di Firenze.