FIRENZE – “Con Emo Bonifazi se ne va un’altra figura storica della Resistenza e della vita politica e istituzionale della Toscana.” Così si è espresso il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nell’apprendere oggi della scomparsa dell’ex partigiano e deputato del Pci senese che è stato anche assessore all’agricoltura della Regione Toscana negli anni fra il 1980 e il 1987. Bonifazi era nato a Pienza (Si) il 25 dicembre 1925. Nel 1942 si era iscritto al Pci e aveva partecipato alla resistenza armata.
Fu il fondatore dell’Associazione regionale contadini della Toscana, di cui è stato presidente dal 1965 al 1978 e da parlamentare (deputato per tre legislature dal 1968 al 1979) fece parte della Commissione Agricoltura della Camera e della commissione interparlamentare che si occupò dei decreti di trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni. Eletto consigliere regionale nel 1980 entrò a far parte della giunta regionale con le deleghe ad agricoltura, foreste, caccia e pesca. Rieletto nel 1985 rientrò in giunta e mantenne le stesse deleghe fino al 1987. “Esprimo il mio cordoglio e quello della giunta regionale – ha concluso Rossi – alla famiglia di Emo Bonifazi, un grande uomo che ha saputo dedicare la vita al servizio della politica e alla lotta per il bene comune.” La Cia Toscana esprime cordoglio alla famiglia ed alle persone vicine a Emo Bonifazi, partigiano nella Formazione “Mencattelli” e poi nella Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini”, dirigente politico e sindacale del movimento contadino.
Emo Bonifazi ricoprì la carica di assessore all’Agricoltura della Regione Toscana dal 1980 al 1987, lavorando alla costruzione di un modello di agricoltura di qualità, ancora oggi ammirato in Italia e in Europa. Tra i fondatori dell’Alleanza Nazionale dei Contadini, ricoprì l’incarico di presidente dal 1965 al 1978. Anni in cui, da parlamentare, si impegnò nella Commissione Agricoltura della Camera e della Commissione interparlamentare che si occupò del trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni.
Nel 1972 fu primo firmatario di una Proposta di Legge per il superamento della mezzadria e la sua conversione in contratto di affitto. Il testo venne nuovamente presentato nel 1976. La Legge 203, che abolisce la mezzadria, venne finalmente approvata nel 1982. Nel testo appare evidente il pensiero di Emo. Nel 1977 fu tra i fondatori della Confederazione Italiana Coltivatori, Cic, poi diventata Confederazione Italiana Agricoltori, Cia. Un partigiano, un dirigente politico, un amministratore, ma soprattutto un grande uomo, che ha dedicato la vita al servizio della politica e alla lotta per il bene comune.
Con Emo Bonifazi se ne va una grande figura del nostro territorio che ha dato tanto a Siena e al nostro Paese. Alla sua famiglia ed a tutti i suoi cari va la nostra vicinanza in questo momento di dolore. Emo è stato per tante persone un amico, un compagno, un punto di riferimento, con la sua vita ci ha insegnato come la politica debba essere vissuta, sempre, come passione e impegno al servizio degli altri. Emo Bonifazi ci mancherà molto e il suo ricordo, il suo pensiero e la sua vita resteranno per tutti noi un modello e un insegnamento da portare sempre nel cuore”.
Con queste parole Niccolò Guicciardini e Giulio Carli, rispettivamente segretario provinciale e comunale del Partito democratico di Siena intervengono in merito alla scomparsa di Emo Bonifazi, avvenuta oggi, lunedì 18 marzo. Emo Bonifazi era nato a Pienza il 25 dicembre 1925. Nel 1942 si iscrisse al Partito comunista italiano e partecipò alla Resistenza, prima nella formazione Mencattelli e poi nella Brigata “Spartaco Lavagnini”. Fu arrestato nel 1948 per la partecipazione alle manifestazioni seguite all’attentato a Palmiro Togliatti e prosciolto senza alcuna imputazione e senza processo.
Dal 1953 al 1961 fu dirigente politico e poi segretario della Federazione del Pci di Grosseto. Fondatore dell’associazione regionale contadini della Toscana, ricoprì l’incarico di deputato nelle file del Pci per tre legislature, dal 1968 al 1979. Nel 1980 entrò a far parte della giunta regionale della Toscana come assessore all’agricoltura, incarico che ricoprì fino al 1987. Ha pubblicato alcuni libri, “Lotte contadine in Val d’Orcia”, nel 1979; “C’è sempre tempo per la politica”, nel 2004 e “Toscana racconta”, nel 2009.