Si rianima di pubblico in questi primi giorni di sole, il parco, che copre una superficie di sette ettari e ospita circa 400 animali appartenenti alle classi dei mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti. Il Giardino Zoologico di Pistoia sta attraversando un periodo di rinnovamento stagionale per continuare ad esprimere alti standard per quanto concerne le attività di educazione naturalistico-ambientale, con programmi di conservazione delle specie animali minacciate e per il benessere degli animali ospitati. La consolidata collaborazione con le Università toscane ha dato contributi allo sviluppo della conoscenza della etologia e biologia delle specie ospitate. Le attività educative contraddistinguono il Parco nel panorama italiano. Ffucina e riferimento di tali iniziative è il Laboratorio della Biodiversità, ambiente dedicato alla didattica per tutte le età.
Il Giardino Zoologico di Pistoia, fondato nel 1970 per iniziativa di Raffaello Galardini, rappresenta la maggiore struttura del genere nella regione e una delle principali in Italia.
Agli inizi è stata rivolta particolare importanza al numero delle specie ospitate, sia animali che vegetali, secondo i criteri espositivi che caratterizzavano i parchi negli anni '70. Grazie alle cure e alla professionalità nella gestione della collezione, sono stati ottenuti notevoli successi nella riproduzione di specie minacciate come il Fennec, il Lemure catta e il Caimano degli occhiali.