Ancora nulla sul fronte delle Camere, voto da rifare sia per il Senato che per la Camera, ma questo è anche il giorno del debutto del Movimento 5 Stelle. Il Movimento ha votato, l'unico, compattamente in sia a Montecitorio che a Palazzo Madama, dando una preferenza convinta e unanime a Roberto Fico per la Camera, con 110 voti presi anche da membri esterni al movimento di Grillo (6 sono andate a Enzo Lattuca del Pd. Le schede bianche sono state 450, le nulle 17, le disperse 28). Presenti e votanti: 611 Maggioranza: 408) La seconda elezione in Senato invece ha visto prevalere al momento il grillino Orellana con 52 voti (le schede bianche sono state 223, 12 a Sibilia, 8 a Marino, 5 a Esposito, 3 a Casson, 2 a Scilipoti, 1 a Casini, 1 a Gentile.
Schede nulle: 3. Presenti 311, votanti 31. Maggioranza 160. Dunque tutto è rimandato a domani. Il commento degli eletti e delle elette delle varie forze politiche locali: "Partiamo dai fatti e portiamo il Pd a riconquistare la fiducia dei cittadini. Penso che l'antipolitica si sconfigga solo così - scrive su Facebook la neo parlamentare Rosa Maria Di Giorgi fino a ieri assessore in Palazzo Vecchio - che cita l'iniziativa odierna del Pd sul Patto di Stabilità - : ''Il governo metta in deroga il patto di stabilita' ed autorizzi i pagamenti alle imprese, con un decreto urgente''.
A chiederlo oltre alla Di Giorgi anche i suoi colleghi renziani tra i quali Andrea Marcucci, Nadia Ginetti, Roberto Cociancich, Mauro Del Barba, Isabella De Monte , Laura Cantini, Mario Morgoni e Stefano Collina. ''Va raccolto l'appello lanciato dall'Anci il Paese è allo stremo. L'esecutivo Monti deve rimettere in circolo 9 miliardi bloccati. La Spagna ha rinegoziato 27 miliardi di euro, l'Italia ha il miglior rapporto deficit/Pil e non ha bisogno di Bruxelles per rivedere il patto di stabilita''' Dario Nardella, ex sindaco di Firenze, eletto in Senato scrive: "Il mio primo impegno della giornata è stato ritirare il ParlaMemo di Save the Children, un diario con 40 proposte a favore dei bambini.
Perchè siamo qui per dare loro un futuro migliore!". Poi anche interviene sulla materia fiscale: "Non vogliamo che la discussione su chi dovrà presiedere le Camere faccia dimenticare il Paese reale. Per questo, nel giorno di insediamento del Parlamento, ho chiesto di rinviare al 2014 l'applicazione della Tares, nuovo tributo su rifiuti e servizi locali, che colpirà pesantemente cittadini ed imprese dal prossimo Luglio. Insieme ai colleghi Michele Anzaldi,Francesco Bonifazi, Davide Faraone, Simona Bonafe', Lorenza Bonaccorsi, Marco Donati, David Ermini, Dario Parrini, Edoardo Fanucci, Lorenzo Guerini chiediamo al Governo in scadenza di intervenire immediatamente.
No ad una nuova stangata!". Elisa Simoni invece del comparto bersaniano eletto a Roma oggi era assente per dare alla luce la sua bambina. Che sia anche questa un segno di novità da venire? Giornata importante quella di oggi per l’Empolese Valdelsa rappresentato nel primo giorno della XVII legislatura italiana da Dario Parrini e Luca Lotti alla Camera dei Deputati e Laura Cantini al Senato della Repubblica: « E’ stata una sensazione molto intensa quella che ho provato stamattina varcando la soglia della sala del Senato, mi sono sentita come una studente al suo primo giorno di scuola, ma con la consapevolezza di quanto sia straordinario e importante il compito che mi aspetta » così Laura Cantini esprime le sue prime impressioni dall’aula del Senato, dove è in corso la votazione del presidente. « Ho sentito tutto il peso e la responsabilità di fronte all'Italia e agli italiani, che ci guardano e si aspettano da noi provvedimenti decisi e celeri in grado di risolvere la crisi delle famiglie e delle imprese.
Credo che eleggere, come abbiamo iniziato a fare stamani, il Presidente del Senato, la seconda carica dello Stato, sia importante e, responsabilmente, il Partito democratico ha proposto a tutte le forze politiche un percorso di condivisione, che però sembra non essere accolto. Purtroppo il senso di responsabilità di fronte al Paese non è patrimonio comune e perciò dovremo proseguire con le votazioni oggi pomeriggio e domani. Abbiamo bisogno di prendere provvedimenti urgenti: sbloccare i 153 miliardi bloccati dal patto di stabilità' per potere pagare sia i fornitori che le imprese per i lavori già eseguiti, che appaltare subito le opere necessarie per le quali ci sono i soldi nei Comuni nelle Province e Regioni ma anch'esse bloccate.
Se lo facciamo possiamo evitare che si perdano dai 300 ai 500 mila posti di lavoro nel settore edilizia nei prossimi sei mesi. Altro provvedimento necessario e urgente per le imprese e per il lavoro: detassare le assunzioni di giovani e donne. Evitare che allo scadere prossimo della cassa integrazione, tanti lavoratori si ritrovino senza reddito e senza un nuovo lavoro. Avviando subito percorsi di sostegno al reddito e soprattutto di reinserimento nel mondo del lavoro. Con questa determinazione siedo in questa prestigiosa aula, con la forza ed il sostegno che mi è dato dal mio territorio, dai tanti che mi hanno sostenuto, anche in queste ultime ore, dalla mia famiglia, che tanti sacrifici ha fatto per fare crescere e studiare me e i miei fratelli e ci ha insegnato che la politica è una cosa bella e pulita». Emozione, ma anche pragmatismo, per l’onorevole Dario Parrini: « La legislatura si apre in condizioni di straordinaria incertezza politica e in un periodo segnato da pesanti difficoltà economiche e sociali.
Sono entrato nell’aula di Montecitorio con la consapevolezza che ad ogni parlamentare spetta un compito difficile e di grande responsabilità. Mi impegnerò al massimo per essere all’altezza dell’interesse del Paese e delle esigenze del territorio che mi ha eletto». Primo giorno alla Camera e al Senato anche per le elette toscane di Sinistra Ecologia e Libertà Martina Nardi, Marisa Nicchi e Alessia Petraglia, in queste ore impegnate, rispettivamente, a Montecitorio e a Palazzo Madama nella prima seduta della diciassettesima legislatura.
Le neoparlamentari hanno raggiunto Roma in treno questa mattina, partendo dalle rispettive città di residenza.