Una ferma presa di posizione contro il rimpasto della giunta regionale che porterebbe all’esclusione di Luca Ceccobao, assessore ai trasporti e rappresentante “senese” in Regione. E’ quella sostenuta dai segretari delle trentasei Unioni comunali del Partito democratico della provincia di Siena che, nei giorni scorsi, hanno scritto una lettera al segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli e ad Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. Ceccobao punto di riferimento per Siena Le notizie delle ultime ore sembrano confermare l’ipotesi della revisione della composizione della giunta regionale in cui non sarebbe contemplata la presenza del rappresentante del Pd di Siena, Luca Ceccobao.
Proprio per questo i segretari democratici ribadiscono che “Ceccobao è per la nostra provincia un punto di riferimento determinante e non rinunciabile, che ha avviato un lavoro importante sulle infrastrutture e la mobilità di tutta la Regione Toscana”. Un colpo duro e ingiusto per il Pd senese “Di fronte alle problematiche emerse nel nostro territorio – continua la lettera - ci siamo comunque attivati al massimo per parlare con i nostri elettori e motivarli a sostenere il Pd alle ultime elezioni, riuscendo a riconfermarci il primo partito in tutti i comuni della Provincia di Siena e la seconda provincia in Toscana per consenso al Pd.
L’ipotesi di un rimpasto di giunta dopo le vicende che purtroppo ci hanno interessato potrebbe essere interpretato in modo distorto alla luce del fatto che Luca Ceccobao rappresenta un riferimento determinante per questa Provincia e per il Pd all’interno della giunta regionale”. No a un rimpasto di giunta che escluda Siena “Chiediamo dunque che venga esclusa l’ipotesi di un rimpasto di giunta in cui venga messa in discussione la presenza senese al suo interno, nell’interesse del territorio di Siena e della Regione Toscana.
Ribadiamo dunque il nostro no ad un rimpasto di giunta che escluda Siena dalla Regione, stigmatizzando anche il fatto che una scelta del genere possa essere appresa dai giornali”. Un altro mal di pancia è emerso ieri sera nella riunione del direttivo del PSI, in cui il Coordinatore Metropolitano Matteo Meloni ha confermato rottura piena con Riccardo Nencini in merito alla scelta di appoggio incondizionato a Pierluigi Bersani. “Contestiamo – è emerso - l'assenza di democrazia interna al Partito che impedisce il ricambio della classe dirigente, e al segretario contestiamo inoltre l’aver scelto di essere eletto in una regione diversa dalla Toscana, perdendo l'Assessorato e avendo cancellato la possibilità, ai socialisti toscani, di votare per il proprio Partito”. Il Coordinatore Meloni guarda avanti ed esprime la necessità di un rinnovamento della classe dirigente, e di un cambio di passo necessario all'area socialista. Per questo motivo annuncia l'importante manifestazione del 19 marzo ore 21.00, al Torrino della Rondinella, dal titolo " Socialisti anno zero", in cui interverranno esponenti politici ad ogni livello di ogni regione, associazioni e circoli di area socialista e non solo, mondo del lavoro, del volontariato. “L'importanza della manifestazione - aggiunge Arianna Bagiardi, presidente del Movimento per il Socialismo Europeo - è necessaria per ristabilire un punto di partenza politico, in un’area che ha bisogno di rinnovamento, di allargamento e di dare una nuova prospettiva Europea al Socialismo Italiano."