Da alcuni mesi è entrata in funzione a Vicchio la rete di teleriscaldamento alimentata dalla centrale termica a biomassa forestale (cippato da legno vergine “a filiera corta”). Il progetto, premiato lo scorso marzo a Roma dal Presidente di Legambiente e alla presenza del Ministro dell’ambiente, è legato ad una scelta di fondo dell’Amministrazione comunale di investimento sulle fonti energetiche rinnovabili e sullo sviluppo sostenibile. La centrale (750 KW di potenza termica) che riscalda la Scuola Elementare, il Centro Civico, il Museo, la Biblioteca, il Palazzo Comunale, il Teatro, la Scuola Media e gli spogliatoi degli impianti sportivi può, in caso di necessità essere alimentata anche a gas metano. “I primi periodi di funzionamento – dichiara il Sindaco di Vicchio, Roberto Izzo - sono stati di sperimentazione nell’ottica di trovare le ottimali regolazioni e tarature e consentire al sistema di funzionare con la massima efficienza e garanzia. Nell’ottica di garantire e tutelare l’ambiente e la salute dei nostri concittadini – prosegue il Sindaco di Vicchio - lo scorso mese di gennaio sono stati effettuati tutta una serie di esami e analisi sulle emissioni della centrale (polveri totali, monossido di carbonio, biossido di azoto, biossido di zolfo), in condizioni peggiorative di funzionamento (con minore apporto, cioè, di ossigeno in fase di combustione). I risultati e i dati rilevati (consultabili sul sito del Comune e pubblicati su Vita Amministrativa che arriva a tutti i cittadini), essendo tutti ampiamente sotto i limiti e i parametri di legge, confermano la qualità dell’intervento realizzato”.
Comune di Vicchio, l'energia per scaldarsi arriva dal legno a filiera corta
I risultati confermano la qualità dell’intervento realizzato