Ancora neve sul tratto appenninico dell'autostrada. Stamani controlli a partire da Firenze Nord in direzione Bologna ad opera della Polizia Stradale sui mezzi pesanti e sui veicoli in circolazione senza le dotazioni invernali. Difficoltà sono state registrate in varie frazioni minori del territorio dove la popolazione è rimasta al freddo e al buio come a Bivigliano a pochi passi da Firenze. I disagi hanno toccato anche i seggi elettorali che sono stati costretti ad operare con le luci di emergenza.
A Barberino del Mugello dove le scuole resteranno chiuse la neve è caduta copiosamente. Alberi sono caduti sulla ferrovia faentina rallentando il trasporto ferroviario. Interrotti i decolli all'aeroporto di Firenze nella giornata di ieri, non garantite le condizioni di sicurezza. “E’ un’emergenza che coinvolge diverse località montane, un po’ in tutta la Regione. Già venerdì sera, comprese le difficoltà alle quali saremmo sicuramente andati incontro, abbiamo chiesto alla Protezione civile nazionale il riconoscimento dei benefici da erogare ai volontari messi in campo per i vari interventi ma dal responsabile nazionale Franco Gabrielli e dal dipartimento, ad ora, non abbiamo avuto alcuna risposta”.
Lo ha detto stamani Antonino Melara, responsabile della Protezione civile della Regione Toscana, nel corso della videoconferenza organizzata da Uncem Toscana, in collegamento con tutte le Unioni dei comuni montani della regione. Melara, invitato da Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, ha ricordato l’impegno della Protezione civile toscana (con il coinvolgimento di 741 volontari e di 32 enti), ha ascoltato gli interventi di tutti gli amministratori collegati e ha sottolineato il suo scetticismo sulla reale possibilità che venga riconosciuto lo stato di calamità da parte del Governo: “Per l’emergenza dello scorso anno come Regione Toscana ci erano stati riconosciuti 400mila euro di rimborsi, in realtà forse ce ne verranno destinati 280mila.
Abbiamo ancora la coda di sindaci che aspettano i soldi per lo stato di calamità dello scorso anno e non so se ci verrà riconosciuta nel caso di questi giorni. Comunque – ha concluso Melara sul punto - facciamo una ricognizione, non lasciamo nulla di intentato”. Melara, infatti, pensa ad un nuovo piano per il futuro: “Bisogna vedere cosa possiamo mettere in campo come Regione, dotare i comuni con mezzi per affrontare le emergenza. Insomma, bisogna organizzarci per conto nostro. E’ più facile trovare risorse per investimenti che per le spese correnti ma una soluzione è a portata di mano”. E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato da sindaci e amministratori nel corso della videoconferenza organizzata stamani da Uncem Toscana, in collegamento con le Unioni dei comuni montani colpiti dalle nevicate di questo fine settimana.
Tantissime le situazioni difficili, in diverse località. Una delle più critiche quella di Sambuca Pistoiese, comune in provincia di Pistoia, ai confini con l’Emilia. “E’ un’emergenza continua – ha detto il sindaco, Marcello Melani - Abbiamo grossi problemi sulla statale 64 perché non è stata chiusa al traffico di mezzi pesanti. Due camion pesanti rimasti di traverso hanno complicato tutto. Serve una turbina altrimenti la strada non si libera. Abbiamo 80 centimetri di neve nella frazione di Taviano, 1 metro e 60 a Casa Sarti, dove la comunità degli Elfi è rimasta isolata.
Alla fine serviranno 80-90mila euro per tutti gli interventi e dove li troviamo?” Disagi a non finire anche in Val di Bisenzio. “La situazione è difficilissima da gestire – ha spiegato il sindaco di Vernio, Paolo Cecconi -. Abbiamo garantito l’accesso ai seggi, abbiamo cercato di liberare le strade. La Provincia di Prato dovrebbe darci una mano. Serve un sostegno, stiamo spendendo energie e soldi”. E Marco Ciani, presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio ha sottolineato le difficoltà nei comuni di Cantagallo e Vaiano: “Abbiamo avuto diverse interruzioni di energia elettrica, difficoltà a far accedere i cittadini ai seggi.
I volontari sono stati attivati, aspettiamo ulteriori notizie. Nei punti a più alta quota siamo anche ai due metri e mezzo di neve”. Dall’Unione della Media Valle del Serchio (Lucca) hanno fatto sapere che per gli interventi necessari ad affrontare l’emergenza sono state coinvolte molte ditte private. Le spese cominciano ad essere consistenti, e i comuni non saranno in grado di coprire tutti i costi. Difficoltà anche in Mugello, con diverse interruzioni di energia elettrica nel Comune di Borgo San Lorenzo.
In Versilia è rimasta isolata Sant’Anna di Stazzema. Il sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi, ha spiegato che il problema principale nel suo comune sono le strade ghiacciate: “Andiamo verso la normalità ma lo sforzo è stato ingente. Abbiamo avuto un calo vistoso al voto a causa della neve”. Calo vertiginoso alle urne anche in Garfagnana, come ha spiegato il presidente dell’Unione dei Comuni, Mario Puppa. Che ha aggiunto: “Continua a nevicare, le difficoltà sono enormi”. Dai 60 centimetri di neve in paese fino agli oltre tre metri in cima all’Amiata, la situazione ha creato non pochi problemi anche ad Abbadia San Salvatore (Siena).
“Strade provinciali difficilmente agibili e un ponte interrotto sulla Cassia – ha spiegato il sindaco Lorenzo Avanzati -. I tagli al bilancio ci costringono a ricorrere a ditte sterne per gli interventi e i costi lievitano”. Un po’ meno critica, infine, la situazione in Casentino, anche se si sono resi necessari diversi interventi per abbattere alberi carichi di neve. Migliore il quadro in Val di Sieve e Val Tiberina.