Make up Artist con 15 anni di esperienza alle spalle. Estetista qualificata nel 1999, ha poi percorso la strada del trucco e della cura del viso, con corsi di aggiornamento specifici che le hanno permesso di lavorare prima come beauty per importanti centri benessere, poi come truccatrice per servizi fotografici e pubblicità. È la responsabile del servizio “Make up” di Fashionimage. Valentina quanto tempo è che svolge l’attività di make up artist? “Diciamo che ho iniziato facendo l’estetista, poi quando si ha un’arte dentro si vede fin da piccolo.
A me già da piccola mi piaceva mettermi il rossetto, la terra, il fondotinta, e dopo ho iniziato a concentrarmi sul trucco. Ho fatto tutti i corsi e le scuole di visagista, ho preso tutte le mie specializzazioni e da lì ho iniziato il mio percorso. Ho avuto varie difficoltà in questo lavoro e così mi son detta: -Basta io mollo. – Poi tre anni e mezzo fa, insieme a una mia collega, abbiamo deciso di iniziare un’attività che era il nostro sogno. Ci siamo unite e abbiamo cominciato a tirare su questa professione, io come make up artist e lei come consulente d’immagine.
Io mi occupo soltanto del trucco e della pettinatura. Io vado ad analizzare le varie caratteristiche e i colori della persona che sto per truccare e poi procedo nel maquillage personalizzato tenendo presente i dettagli più importanti e significativi, in base alle forme del volto, degli occhi, del naso e della bocca. Questo è un tipo di lavoro che porta a fare shooting fotografici, sfilate di moda e lavori televisivi. Ho preparato tante modelle, per book fotografici”. Lei è pratese. Come viene recepita questa professione a Prato? “Malissimo.
Innanzitutto quando chiedono qual è il mio lavoro, alla risposta che sono una make up artist, sono sorprese. Si vuole fare l’americani ma poi in fondo in fondo non si conoscono le parole più semplici. La scritta make up si legge ovunque e l’attività del make up artist è diventata di moda. Tanti si improvvisano”. Ma Prato è la città del tessile e della moda quindi dovrebbe essere il luogo giusto dove svolgere un’attività come la sua. “Si ma non è proprio facile lavorare a Prato, anche se io opero prevalentemente a Firenze e a Milano”.
Con chi ha lavorato in questi tre anni e mezzo che le ha dato più soddisfazione? “La soddisfazione maggiore mi è arrivata dalla televisione”. Ha curato qualche programma particolare? “Agli inizi ho lavorato per il l’evento annuale ‘Miss Italia’, poi per una televisione regionale e in seguito un programma di Pannariello. Attualmente lavoro con numerosi fotografi fiorentini e pratesi. A me piace la fotografia”. Come riesci a far esprimere il volto di quelle persone, donne e uomini, che devi truccare? “Di solito quando preparo un volto per un servizio fotografico c’è sempre un tema.
A seconda del tipo di foto che deve essere fatta si deve abbinare un trucco. Se devono essere fatte foto da pin up è necessario un trucco raffinato, se le foto sono fetish o dark il trucco deve essere adeguato”. Qual è il trucco di tendenza? “Monocolore”. Come è truccata lei adesso? “Io non mi trucco. Ognuno soffre del proprio lavoro. Al massimo posso mettere il rossetto rosso, alla sera se esco. Ma tornando al trucco di tendenza, per questa estate il make up sarà nude. C’è ma non si vede”.
Come si chiama la sua agenzia? "Fashionimage". Cecilia Chiavistelli