Con una legge della Repubblica Italiana del 30 marzo 2004 si è riconosciuta la data del 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, fuggiti dalle loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, in seguito alla sconfitta dell’Italia nella seconda guerra mondiale. Almeno diecimila persone, tra il 1945-1946, sono state torturate ed uccise a Trieste e nell’Istria, controllata dalla Jugoslavia, e in gran parte vennero gettate, molte ancora vive, dentro le voragini naturali disseminate sull’altopiano del Carso, “le foibe”. "Un’altra pagina tragica, drammatica e violenta di cui andrebbe diffusa la conoscenza, soprattutto nei ragazzi delle scuole e tra le giovani generazioni, per conservare la memoria di quelle vicende, e avere un monito perché certe azioni non si ripetano nel futuro" a dirlo è l'Assessore alle Politiche della Formazione del Comune di Impruneta (Fi) Francesca Buccioni che in previsione dell'anniversario delle vittime delle Foibe ha promosso l'iniziativa di una sezione temporanea della Biblioteca Comunale dedicata alla trattazione della tragedia storica.
"Agli insegnanti dell’ Istituto Scolastico del territorio, ho richiesto un’attenzione particolare perché anche questo anniversario della storia sia fatto conoscere e non passi inosservato. La memoria di un avvenimento non dovrebbe mai essere una data da calendario, fredda e simbolica, ma un’occasione per fornire spunti di riflessione e di approfondimento sugli eventi, soprattutto se si ricorda un altro efferato crimine perpetuato da uomini contro altri uomini con una logica di violenza e di ferocia. Mi auguro possa essere una possibilità per tutti i ragazzi, gli utenti abituali della Biblioteca, e non solo, di consultare testi e volumi di autori che hanno voluto ripercorrere certi avvenimenti. E sono certa, possa diventare un’opportunità semplice di informazione e di divulgazione, un momento di presa di coscienza e di conoscenza di una vicenda così discussa e controversa della storia. La tragedia delle foibe - conclude la Buccioni - fa parte della memoria degli italiani, e tutti noi, consapevoli dei valori universali di libertà e di democrazia, non possiamo non ricordare quegli eventi con dolore e rispetto.