Circa 18 milioni di euro per lavori nella Firenze underground, la rete acquedottistica ma soprattutto fognaria fiorentina, un labirinto per lunghi tratti affascinante con architetture e coperture a volta e a mattoni addirittura con le indicazioni stradali risalenti all’epoca di Firenze capitale e alle trasformazioni dell’allora archistar Poggi. Publiacqua aprirà cantieri, lavorando soprattutto di notte per evitare al massimo disagi alla circolazione, in alcuni pezzi strategici dei circa 1.168 km di rete idrica e degli 827 km di condotte fognarie, il patrimonio di reti che ormai per almeno un terzo sono al limite dell’età e realizzate per utenze lontane dai grandi numeri di oggi (la rete fiorentina, soprattutto nel Centro Storico e sui Viali di Circonvallazione, risale all’Ottocento e in generale la media d’età delle condotte è di 80 anni).
Nella lunghissima rete fognaria, straordinaria, sorprendente e affascinante che potrebbe presto essere resa visitabile in parte, si tratterà di realizzare impianti, sostituire e modernizzare le condutture ereditate. “Dopo decenni facciamo ripartire i cantieri per opere di pubblica utilità di cui Firenze ha urgente bisogno. Si tratta di investimenti importanti che si aggiungono a quelli in corso per il collettore fognario in riva sinistra che metterà finalmente fine allo scandaloso scarico in Arno dei rifiuti di metà città – spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – si tratta di impegni tra i più importanti di Publiacqua, che realizzeremo in stretta collaborazione con il Comune, nel triennio 2013-2015”. Nell’elenco ci sono molte opere di manutenzione straordinaria e sostituzioni di reti anche in vista dei Mondiali di Ciclismo (circa 6 milioni di euro) tra le quali lavori in Via Romana, Tornabuoni, Oche, Guicciardini, Santo Spirito, Mazzetta, Bardi, Faenza e Lungarno Acciaioli.
C’è il completamento dell’Anello Idrico da Piazza Paolo Uccello fino a Mantignano (4 milioni circa) e c’è l’impianto di sollevamento per la zona di Via delle Panche (600 mila euro circa), un impegno presentato nel corso di una recente assemblea pubblica nella zona. Particolarmente urgenti e importanti sono anche i lavori per la sistemazione del sistema fognario della zona di Viale Belfiore, l’area più sensibile e a rischio allagamenti in città quando si presentano bombe d’acqua e forti piogge.
L’insufficienza fognaria della zona è strutturale e storica, è dovuta soprattutto ad un sistema ormai obsoleto di fognature realizzate e concepite per la Firenze dell’Ottocento. “In viale Belfiore presenteremo il piano ai cittadini in una serata organizzata con Palazzo Vecchio – spiega D’Angelis - stanno per iniziare i lavori con il primo lotto, in particolare all’incrocio con il Viale Redi, con adeguamento fognario del tratto esistente integrandolo con la realizzazione di un nuovo collettore di raccolta acque meteoriche”. Altri investimenti importanti, per circa 7,5 milioni di euro, sono finalizzati alla ristrutturazione dell’Emissario in Riva Destra d’Arno, già collegato al depuratore di San Colombano, attraverso un nuovo collettore che sostituirà un tratto obsoleto dell’epoca del Poggi per 1,3 km di condotta con un diametro di 2 metri che migliorerà il deflusso degli scarichi anche dal centro storico, influendo positivamente anche sullo smaltimento delle acque meteoriche. L’Emissario di Destra venne realizzato 30 anni fa e termina in via delle Cascine.
Anche il collettore delle Cascine, nato come manufatto di scolmo nel fiume Arno e ormai non più adeguato alle esigenze attuali della città, sarà oggetto di restyling per aumentare decisamente la captazione e il deflusso delle acque reflue e il deflusso delle acque di pioggia e diminuire il rischio di allagamenti. La città di Firenze conta su 827 km di condotte fognarie, 62000 caditoie stradali e una quantità di scarichi urbani giornalieri che in media raggiungono 1900 l/sec per 450000 abitanti equivalenti (Firenze in destra d’Arno più parte di Signa, Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano e Scandicci) e che arrivano al depuratore di San Colombano.
Inoltre ci sono ancora in media 500 l/sec per 140000 abitanti equivalenti (Firenze riva sinistra Arno e parte di Bagno a Ripoli) di scarichi che finiscono ancora in Arno. Per rendere Firenze la prima area metropolitana depurata al 100% va avanti spedito il cantiere per l’Emissario in Riva Sinistra d’Arno, ad oggi sono stati posati 3,5 km (su 7,2 km totali) di tubazione e sono in corso i lavori per l’attraversamento del fiume Greve.