La cultura è lo specchio di un’epoca e penetra in tutte le attività dove l’uomo esercita la sua capacità creativa, il suo impegno, il suo raziocinio. Ripensare un’epoca straordinaria come gli Anni ’30 è l’obiettivo del ciclo di conferenze “La cultura negli Anni ‘30”, promosso da Fondazione Cesifin-Alberto Predieri, Fondazione Palazzo Strozzi e Banca CR Firenze, che fino a gennaio proporranno ai fiorentini nove incontri in cui illustri docenti di economia, storia e diritto affronteranno temi la cui rilettura ha risvolti di estrema attualità. L’iniziativa prende avvio dalla mostra “Anni 30.
Arti in Italia oltre il fascismo”: traendo spunto da quella esposizione, viene perseguito un obiettivo simile. Sono molti infatti i profili di eccellenza che in Italia emersero in quel periodo, soprattutto nel campo del sapere, da quello scientifico alla tecnica, dalla cultura istituzionale a quella economica: il ciclo di conferenze intende offrire una rilettura di quegli anni superando il pregiudizio storiografico di un periodo totalmente segnato dal regime fascista. Non solo la tensione culturale non venne meno in quegli anni, ma anzi raggiunse livelli di elevata originalità che emergono chiaramente anche dalla lettura comparativa con ciò che avveniva negli altri Paesi. Le lectio magistralis, tenute da illustri docenti quali Emilio Gentile, Fabio Merusi, Alessandro Petretto, Sandro Rogari, Lorenzo Stanghellini, Renzo Costi, Francesco Perfetti e Pierluigi Ciocca, affrontano temi quali politica e cultura militante dell’epoca, il parallelo tra la crisi del ’29 e quella attuale, la legge bancaria del 1936 e la legge fallimentare del ’42, l’organizzazione della cultura di Giovanni Gentile, i grandi interventi nell’agricoltura e le bonifiche, il capitalismo senza capitalisti di quegli anni, la legge Bottai su paesaggio e beni culturali.
Uno degli appuntamenti sarà dedicato al tema della tecnocrazia degli anni ’30, con una tavola rotonda a cui è prevista la partecipazione di Giuseppe Morbidelli, Natalino Irti, Guido Rossi e Emanuele Severino. La conferenza di venerdì 11 gennaio, tenuta dal Professor Costi (Professore Ordinario di Diritto Commerciale nell’Università di Bologna), toccherà un tema di grande attualità come la regolamentazione del sistema bancario. Dopo la crisi del 1929 e il default di molte banche, fu varata la legge bancaria del 1936 che rafforzava l’intervento pubblico nel settore bancario , dando un ruolo di primo piano alla vigilanza della Banca d’Italia.
Questa legge restò immutata fino al 1993, quando venne sostituita dal Testo Unico Bancario: dal pluralismo delle molteplici forme bancarie si passò alla ‘banca come impresa’, ovvero alla banca universale che caratterizza l’attuale profilo delle aziende bancarie. Oggi, alla luce della lunga crisi internazionale e della pressione esistente anche sul sistema bancario, mentre ci si interroga se l’istituzione di un organismo unico centrale di controllo e vigilanza possa essere una soluzione migliorativa e di garanzia, la storia e l’evoluzione delle banche in oltre un cinquantennio rappresentano una testimonianza utile anche in prospettiva di scelte future.