FIRENZE – Nonostante la crisi dei consumi, per quanto riguarda il settore turistico la Toscana continua ad essere la locomotiva d’Italia, afferma l’assessore regionale al turismo. La situazione resta negativa, le difficoltà economiche e finanziarie delle famiglie sono sotto gli occhi di tutti, ma basta confrontare i dati nazionali con quelli regionali per capire che in Toscana il turismo tiene, anche grazie alla vivace domanda straniera; e che è possibile un rilancio, soprattutto rispetto al mercato nazionale.
La sfida delle prossime settimane sarà far tornare competitiva la Toscana, puntando con coraggio su prodotti mirati in grado di attirare i turisti, compresi gli italiani. Rispetto alle previsioni di settembre, le stime sono state riviste al rialzo: le conferme della domanda estera in molte aree della nostra regione hanno circoscritto il forte calo che si temeva all’inizio della stagione. Il Centro Studi Turistici, sulla base delle statistiche ufficiali del settore stima a meno 1,4 per cento la contrazione degli arrivi; ed a meno 2,4 per cento la contrazione dei pernottamenti turistici nell’anno 2012. Altro dato che rende ottimisti per il futuro sono le rilevazioni delle Banca d’Italia: nei primi nove mesi del 2012 la spesa dei viaggiatori stranieri in arrivo in Toscana è aumentata dello 0,1 per cento.
Sempre nel periodo in esame è lievemente diminuita la spesa procapite giornaliera (da 94,3 a 93,6 euro) mentre la spesa procapite per viaggi è passata da 444 a 453 euro. Da un primo confronto con i dati nazionali (dati provvisori Istat Gennaio – Settembre, con gli arrivi a meno 5,7 per cento e le presenze a meno 6,8 per cento) emerge una forte tenuta dei flussi turistici a livello regionale. Le prime stime indicano un calo inferiore del mercato nazionale e valori migliori per quanto riguarda i flussi provenienti dai mercati esteri. La minor disponibilità economica ha dunque ridotto la durata della vacanza e ha spinto i turisti a selezionare destinazioni e servizi, scegliendo sulla base dell’economicità delle proposte, aggiunge l’assessore al turismo.
Nel 2012, in Toscana si è rilevato un calo del turismo nazionale stimato a meno 5,7 per cento (in Italia i primi dati ufficiali provvisori gennaio – settembre evidenziano un calo di oltre 11 punti percentuale), a differenza degli stranieri che hanno segnato un aumento pari allo 0,7 per cento (in Italia, dopo 9 mesi, si registra invece un calo di 1 punto e mezzo dei flussi stranieri), portando per la prima volta la quota del mercato estero al 52,2 per cento del movimento complessivo, con ottimi risultati su alcuni mercati dei paesi BRIC (in particolare Cina, India e Russia, mentre restano stabili i flussi del turismo brasiliano).
Positivi anche i dati relativi al mercato tedesco e svizzero. Fra i mercati “minori”, in valori assoluti, in lieve crescita i flussi turistici provenienti dall’Australia, dal Giappone, dall’Argentina, dal Belgio e dalla Danimarca. Stabili i flussi provenienti dal Regno Unito. In calo i flussi provenienti dalla Francia, dalla Spagna e dall’Olanda. In lieve calo i flussi provenienti dagli Stati Uniti. In conclusione, nonostante il calo generale del mercato nazionale, e dopo il record storico delle presenze turistiche del 2011, i dati a consuntivo dovrebbero riportare la Toscana al di sopra dei livelli registrati nello stesso periodo del 2010.
Dall’analisi dei dati emerge che a reggere meglio sono state le imprese che hanno saputo formulare proposte specifiche per il mercato estero, e in generale per i consumatori a minor disponibilità di reddito. Complessivamente il comparto alberghiero segna una diminuzione del 2,3 per cento, quello extralberghiero il meno 2,6 per cento, con la quota di mercato del settore alberghiero attestata al 53 per cento del totale. Risultati in chiaro scuro per le diverse tipologie di offerta Balneare – L’area costiera della regione registra nel complesso un segno negativo fortemente influenzato dal calo dei turisti italiani, solo parzialmente compensato dalla crescita degli stranieri.
Anche qui tra le nazionalità in aumento si segnalano: Svizzera,Paesi Scandinavi, Russia, Paesi dell’Est. Termale – Anche in questo caso il segno finale è negativo; al forte calo del mercato italiano si è contrapposto una sostanziale stabilità dei flussi di stranieri, grazie soprattutto ai russi e alla provenienze dei paesi dell’Est. Montagna – I dati delle aree montane regionali registrano valori negativi sia fra la clientela italiana sia fra la clientela straniera. Campagna/Collina – L’unica tipologia di offerta, insieme alle aree “Arte e Affari”, dove complessivamente si registra una lieve crescita/stabilità dei flussi turistici complessivi.
A fronte anche in questo caso di una diminuzione degli italiani si registra una crescita dei mercati esteri che portano i valori totali lievemente positivi. Città d’arte e Culturale – Sostanzialmente stabili rispetto all’anno 2011; in flessione il mercato nazionale, maggiormente contenuto rispetto alle altre aree regionali ed una crescita di alcuni mercati esteri portano ad un risultato di stabilità complessivo. Infine i dati di traffico aeroportuale Italia – Toscana: secondo i dati di Assaeroporti, nel periodo gennaio – novembre 2012 i passeggeri transitati dagli scali toscani hanno registrato un calo complessivo dello 0,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011, in linea con il dato nazionale.