Favorire l’occupazione dei laureati fiorentini e rispondere al bisogno di innovazione delle imprese del territorio. Sono questi gli obiettivi di Job-In Lab, un progetto che si inserisce nell’ambito delle politiche di orientamento al lavoro e placement dell’Università di Firenze. L’iniziativa è rivolta ad aziende, ad associazioni e studi professionali dell’area metropolitana interessati a sviluppare un progetto innovativo coinvolgendo giovani qualificati. E’ un progetto che mira all’innovazione che investe sul capitale umano, favorendo il trasferimento al sistema imprenditoriale delle competenze dei giovani (anche scientifiche con il coinvolgimento dei dottorandi di ricerca, dottori di ricerca e assegnisti di ricerca), l’avvio di processi imprenditoriali di innovazione, di internazionalizzazione, di aggregazione, di autogestione della crisi, la genesi di nuove figure professionali adeguate alle esigenze dei sistemi imprenditoriali, la diffusione della cultura relazionale generativa di innovazione in ambito imprenditoriale e professionale. Job-In Lab prevede l’allestimento di quattro differenti tipologie di laboratori su innovazione tecnologica, internazionalizzazione, sviluppo di un progetto in rete, gestione della crisi.
Ai laboratori parteciperanno laureati provenienti da diversi settori disciplinari, selezionati in ragione delle specifiche conoscenze, le imprese aderenti, un facilitatore della comunicazione interna al gruppo, un esperto di innovazione e un referente accademico, tutti dell’Università di Firenze, un responsabile delle associazioni di categoria. Ai laureati sarà offerta l’opportunità di un percorso formativo su lavoro in impresa e autoimprenditorialità. Tirocini di qualità o contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca saranno attivati all’interno di ciascun laboratorio. “Questa iniziativa attesta ancora una volta l’impegno profuso dall’Università di Firenze verso i propri studenti e la forte attenzione per i temi del lavoro e del trasferimento tecnologico – spiega Paola Lucarelli delegata del Rettore all’orientamento in uscita – questo progetto pilota ha una particolare importanza perché intreccia le azioni del Centro di Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e la gestione dell'Incubatore Universitario (CsaVRI) e dell’Ufficio di Orientamento al lavoro e Job Placement (OJP).
È un progetto che chiede di credere e investire sul capitale umano giovane, qualificato e portatore di creatività e innovazione. Nella prospettiva della collaborazione tra l’Università e il sistema produttivo, Job-In Lab rappresenta un’occasione preziosa”. Per le aziende il termine per comunicare l’adesione è fissato al 15 gennaio. Seguirà un colloquio con lo staff del programma Job-In Lab per individuare i diversi profili dei laureati da coinvolgere. Sulla base di questa ricognizione, a febbraio sarà pubblicato un bando rivolto ai laureati dell’Ateneo di Firenze da non più di dodici mesi.
Per informazioni è possibile scrivere a ojp@csavri.unifi.it indicando il tipo di laboratorio a cui si è interessati. Le attività cominceranno a marzo e dureranno sei mesi. Al termine dell’esperienza, a seconda dell’esito e della natura del laboratorio, si potranno configurare diverse opportunità quali, per esempio, la costituzione di una start up o l’attivazione di rapporti di collaborazione o contratti di lavoro. Startup innovative: il 18 febbraio scade il termine per attestare i requisiti.
In data 19 dicembre 2012 è stata pubblicata in nella Gazzetta ufficiale n. 294/2012 la legge di conversione n.221/2012, pertanto il decreto sviluppo (Dl 179/2012) diventa operativo a tutti gli effetti, rendendo vigenti da subito quelle norme che non necessitano di decreti o disposizioni attuative. Le agevolazioni si applicano alle nuove imprese ma anche alle aziende già esistenti, che, però, devono prima (entro 60 giorni dalla conversione del Dl) depositare al Registro imprese una dichiarazione in cui attestano di avere i requisiti per essere considerate start-up innovative. Definizione L'impresa start-up innovativa è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, che possiede i seguenti requisiti: a) i soci, persone fisiche, detengono al momento della costituzione e per i successivi ventiquattro mesi, la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria dei soci; b) è costituita e svolge attività d'impresa da non più di quarantotto mesi; c) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia; d) a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro; e) non distribuisce, e non ha distribuito, utili; f) ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; g) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda; h) possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti: 1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa.
Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l'acquisto e la locazione di beni immobili. Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d'uso.
Le spese risultano dall'ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up innovativa; 2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero; 3) sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività di impresa; Le società già costituite alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e in possesso dei requisiti previsti sono considerate start-up innovative se entro 60 giorni dalla stessa data depositano presso l'Ufficio del registro delle imprese una dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale che attesti il possesso dei requisiti previsti.
In tal caso, la disciplina trova applicazione per un periodo di quattro anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, se la start-up innovativa è stata costituita entro i due anni precedenti, di tre anni, se è stata costituita entro i tre anni precedenti, e di due anni, se è stata costituita entro i quattro anni precedenti.