E' di oggi il resoconto circa l'esportazione di spumante nostrano, annata ottima con affari record per il prodotto italiano, a quanto pare i francesi sono grandi importatori, così come gli inglesi dopo Stati Uniti e Germania. Ma lo champagne mantiene il suo fascino, purché si tratti di un buon prodotto e non di una bevanda creata ad arte per le feste comandate. Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc, ci offre alcune dritte per scegliere al meglio le bollicine migliori: "Puo' essere considerato champagne un vino bianco al quale e' stato aggiunto gas (anidride carbonica) e confezionato con tappo a fungo e gabbietta metallica? Come fare per evitare fregature? Come al solito occorre leggere l'etichetta e in questo senso qualche consiglio e' utile. Per la scelta degli champagne in genere il consumatore guarda piu' alla marca che all'etichetta, anche perche' nessun commerciante si sente obbligato a fornire informazioni precise e spesso si limita a decantarne le qualita'.
Per lo champagne sulle etichette dovrebbe essere indicata: * la sigla Ay che sta ad indicare la zona con i vigneti migliori; * la sigla R.M (lo champagne e' fatto con uve dei produttori); * la sigla N.M (lo champagne e' fatto con uve di diversa provenienza); * la dizione pas dose' o nature (non e' stato aggiunto sciroppo zuccherino); * l'indicazione dell'annata (champagne millesimato)".