C’è anche il recupero dell’ex-carcere delle Murate di Firenze tra i progetti premiati dall’edizione 2012 del Premio Gubbio, “un premio che promuove modalità innovative di conservazione attiva e rigenerazione del patrimonio storico-culturale e del paesaggio, dando priorità a progetti capaci di integrare conservazione e innovazione nel riuso fisico, sociale, culturale e economico dell’esistente; a interventi che abbinino efficacemente previsioni urbanistiche e progettazione architettonica; e a proposte di gestione economica e sociale degli interventi”. Lo ha affermato oggi l’assessore al governo del territorio della Regione Toscana, Anna Marson, che è anche presidente dell’Ancsa (Associazione nazionale centri storico-artistici), annunciando i progetti vincitori delle tre sezioni – nazionale, europea e universitaria – del Premio Gubbio 2012, organizzato con cadenza biennale dall’Associazione insieme al Comune di Gubbio e aperto a enti pubblici, operatori privati e università. Questo il palmarès del premio nazionale e europeo: Il Premio Nazionale è stato assegnato ex-aequo, tra le 15 candidature considerate, a tre progetti, rappresentativi ciascuno di una diversa scala e oggetto di intervento: la Biblioteca Hertziana a Roma, ristrutturata e ampliata con un progetto di Juan Navarro Baldeweg che si inserisce tra due palazzi storici e consente di salvaguardare la presenza nel basamento di reperti archeologici emersi durante i lavori; il riuso dell’ex-carcere delle Murate a Firenze attuato dal Comune di Firenze sulla base di un progetto di recupero di un intero isolato urbano cui è stata assegnata una importante pluralità di funzioni (alloggi, servizi e spazi pubblici aperti alla collettività) che ne fanno un vero brano di città; il recupero del paesaggio rurale storico, con il consolidamento delle strutture ancora esistenti, il loro completamento con materiali ‘poveri’ e il recupero dei terreni agroforestali abbandonati della Borgata Paraloup in Valle Stura (Cuneo) sede del primo gruppo di Giustizia e liberta’, con un progetto promosso dalla Fondazione Nuto Revelli. La commissione giudicatrice di questa sezione, di cui facevano parte, oltre a membri dell’Ancsa, anche Leopoldo Freyrie, Adolfo Natalini, Franco Purini e Salvatore Settis, ha assegnato una menzione d’onore alla Università di Foggia per il progetto di riuso di più edifici, sia nel centro storico che nelle aree adiacenti della Foggia “moderna”, contribuendo così a riqualificare e rigenerare la rete degli spazi pubblici urbani. Il Premio Europeo è andato ex-aequo a due progetti: il primo è Grenoble – metamorphose d’une ville, del Comune di Grenoble, un progetto sviluppato a tutte le scale di intervento, con una strategia di sviluppo sostenibile che lega tra loro trasporti, urbanistica, spazi pubblici, energia ed equità sociale.
L’altro progetto è Lubiana – Urban Heritage connected, elaborazione di un sistema articolato di politiche di tutela, valorizzazione e divulgazione del ricco patrimonio archeologico e storico della città slovena, dai reperti romani alla Piazza del Congresso realizzata nel 1928 dall’architetto Joze Plecnik. La menzione d’onore della giuria è andata ad Anversa, City wide vision – Territory of a new Modernity, che evidenzia come nel corso degli ultimi anni la città fiamminga abbia puntato sull’urbanistica per uscire dalla crisi economica e sociale, riconquistando il centro storico mediante la rigenerazione degli spazi pubblici e riqualificando i moli del porto. La cerimonia di premiazione si svolgerà domani alle ore 13 nel Palazzo Comunale di Gubbio, e sarà preceduta da due tavole rotonde.
Alle 9.30 si discuterà sul tema “Oltre i centri storici: il recupero dei paesaggi storici abbandonati” con lo storico e sociologo Marco Revelli, l’archeologo Giulio Volpe, Mauro Agnoletti, curatore del Catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici e Franco Mancuso, responsabile del premio. Alle 11 “La difficile arte della rigenerazione urbana” con il presidente dell’Ordine nazionale degli architetti Leopoldo Freyrie, Massimo Ghiloni dell’Ance, e gli architetti Franco Purini e Enrico Da Gai.
Introduce Stefano Storchi dell’Ancsa.