Valori immobiliari in calo nel terzo trimestre del 2012. Il mercato di Firenze e provincia rispecchia la situazione nazionale seppure con percentuali più contenute della media, grazie all’appeal della città, e fa registrare una tendenza al ribasso dei valori medi al metro quadro praticati nelle compravendite immobiliari. Una tendenza che si evidenzia chiaramente dall’analisi condotta dall’Osservatorio Immobiliare realizzato da FIMAA (Federazione Mediatori e Agenti d’Affari) di Firenze relativa al mese di ottobre. Rispetto all’analisi condotta al termine del trimestre precedente (rilevazione di maggio-giugno) i valori sono diminuiti in media del 3%, con una maggiore tenuta nel centro storico del capoluogo e nelle zone più ambite, mentre in alcuni casi in periferia o nei comuni limitrofi il calo raggiunge anche il 4%. “E’ una diminuzione dei valori fisiologica – commenta il presidente FIMAA, Arrigo Brandini – in un contesto di crisi economica complessiva e senza la percezione di una ripresa all’orizzonte.
C’è una netta tendenza a rinviare gli investimenti, e quindi anche quelli immobiliari, se si escludono coloro che invece puntano a sfruttare proprio questo momento per acquistare, favoriti dal ribasso dei prezzi. Si tratta però di un numero limitato di investitori che guarda soprattutto a piccole unità immobiliari ben posizionate nel centro o in Oltrarno. Le famiglie invece vedono generalmente ridotto il loro potere d’acquisto e quindi rimangono perlopiù fuori dal mercato delle compravendite”. “C’è anche da dire – prosegue Brandini – che a Firenze il mercato tiene molto meglio rispetto ad altre città, grazie alla sua vocazione turistica, ma anche per il fatto che in realtà non c’è un surplus di immobili sul mercato e questo contribuisce a mantenerne alto il valore”. Nell’analisi per zone, da sottolineare come notevoli difficoltà si registrano nelle aree collinari di Firenze, Bagno a Ripoli o Fiesole, dove a fronte di valori mediamente piuttosto elevati a causa della tipologia degli immobili, non corrisponde una adeguata richiesta.
Si allungano così oltremodo i tempi delle compravendite. Ma difficoltà nel reperire acquirenti si comincia a manifestare anche per quanto riguarda zone fino a poco fa considerate di forte appeal, quali Coverciano e Campo di Marte. Per quanto riguarda invece le tipologie immobiliari, molto più ricercati sono i bilocali e i trilocali, mentre per i 4 e 5 vani il volume delle transazioni è piuttosto ridotto. Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 6.875,45 milioni di euro nel secondo trimestre del 2012.
Rispetto allo stesso trimestre del 2011 si registra una contrazione delle erogazioni del -51,65% per un controvalore di -7.345,40 mln di euro (Bollettino Statistico III-2012 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Ottobre 2012). L’andamento delle erogazioni trimestrali, in raffronto ai periodi precedenti, conferma la tendenza alla contrazione già rilevata nel corso dei quattro trimestri precedenti, rafforzando un trend al ribasso già iniziato con le rilevazioni del secondo trimestre 2010.
I volumi restano influenzati principalmente da una domanda di credito praticamente dimezzata, fortemente condizionata dal calo della fiducia dei consumatori, e da una maggiore attenzione al rischio di credito da parte degli enti eroganti. Secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, sezione mediazione creditizia, le operazioni di surroga hanno rappresentano nel primo semestre 2012 poco più dello 0,85% dei volumi erogati, mentre esattamente un anno prima si attestavano al 5,78%.