Le Piastre (Pistoia) 1 novembre 2012- Nel collage degli accorpamenti tra vecchie Provincie, potrebbe esserci una fresca novità. L’Accademia della Bugia, infatti, ha inoltrato da un mese la richiesta per far diventare il suo paese, Le Piastre, il capoluogo di una provincia a tutti gli effetti. Le Piastre (700 abitanti a 700 metri sul livello del mare, porta di accesso alla Montagna pistoiese) è da sempre stata sotto l’ala di Pistoia e l’accorpamento di quest’ultima con Firenze e Prato, proprio non va giù si suoi abitanti.
È scattata, quindi, una corsa per cercare una soluzione, arrivata con un accordo che somiglia a un tabellone del Risiko. A spiegarlo è Emanuele Begliomini, magnifico rettore dell’Accademia che, dal 1966, organizza il famoso e unico Campionato Italiano della Bugia. «Abbiamo contrattato con un paio di Regioni l’acquisto di nuovi territori - spiega Begliomini - trovando un accordo conveniente per tutti: alla Puglia avanzava un pezzo di Tavoliere, mentre Formigoni non ha visto l’ora di levarsi di torno la Valtellina, considerato un covo di sovversivi.
Quanto ci è costato? Parecchio, perché noi paghiamo in sacchi di farina di castagne e la siccità quest’anno ha colpito duro, con gravi ripercussioni sulla produzione. Però con Formigoni abbiamo giocato d’astuzia, toccandolo dov'è più sensibile: per 10 anni gli pagheremo le vacanze nella nostra provincia, ovvero in Valtellina». L’accordo non è poca cosa: la provincia di Le Piastre potrà offrire mare e montagna, fritto di paranza e castagnacci con ripercussioni positive su tutto il territorio.
Non è ancora noto come Pistoia, Prato e Firenze reagiranno allo scippo , ma è probabile che tutte e tre le città vorranno entrare a far parte della nuova amministrazione sotto la guida de Le Piastre e dell’Accademia della Bugia.