La proposta del Mercato Unico Europeo

Se ne parla ormai da molti mesi, da quando Barnier formulò per la prima volta, con il Libro Verde sul gioco online, l’ipotesi di creare un Mercato Unico Europeo per il settore del poker online.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 ottobre 2012 07:07
La proposta del Mercato Unico Europeo

Se ne parla ormai da molti mesi, da quando Barnier formulò per la prima volta, con il Libro Verde sul gioco online, l’ipotesi di creare un Mercato Unico Europeo per il settore del poker online. Per il momento c’è un bozza di accordo tra Spagna e Francia relativa allo scambio di informazioni sui siti illegali e sull’andamento complessivo del mercato, mentre la Commissione Europea ha approvato alcune norme comuni di stampo generale sul gaming online. Quello che ancora manca, ed è invece al centro dell’interesse dell’UE, è proprio la creazione di un gruppo di norme che dettino i presupposti per creare un Mercato regolamentato uniformemente. E’ stato lo stesso Lignè dell’EGBA, l’Associazione che raccoglie gli operatori del gioco a livello Europeo, ad affermare recentemente che la Commissione Europea sta spingendo molto per dare vita al Mercato Unico per il poker online.

Sembra che ci sia un accordo di massima sulle principali misure da adottare e sulla proposta della Commissione è intervenuto anche Barnier lanciando un monito alle piattaforme di gioco. Per Barnier è fondamentale che “gli operatori autorizzati possano offrire prodotti attrattivi per competere con i siti illegali. E’ ovvio che essere concorrenziali è di fondamentale importanza visto che il Mercato Unico presenta tra i suoi scopi anche quello di arginare il fenomeno dell’illegalità. Un segno positivo arriva già da siti come www.Pokerstars.it , leader mondiale del settore e da altri operatori che hanno comunque dimostrato di non disdegnare il progetto a patto che venga lasciata al singolo Stato la libertà di decidere le misure particolari per modulare l’offerta a seconda del bacino d’utenza.

La Commissione Europea ha sempre ribadito che l’intervento volto ad unificare le legislazione non intaccherà in alcun modo le scelte interne dei Paesi Europei, ma fornirà un supporto decisivo per rendere il settore omogeneo quanto a tutela dei giocatori, lotta alla criminalità e sostegno economico alle misure contro il dilagante fenomeno della ludopatia. In Europa convivono attualmente 27 mercati interni, ognuno con le proprie regolamentazioni e differenze non solo quanto a tutela dei giocatori ma anche quanto a prelievo fiscale, offerta dei giochi e redistribuzione delle vincite.

Il progetto mira dunque a rendere queste realtà il più vicine possibile con l’introduzione di norme che permettano di creare anche il cosiddetto fondo di liquidità internazionale. I provvedimenti dovrebbero arrivare già nelle prossime settimane nonostante la resistenza di alcuni Paesi, come la Germania, che sta introducendo divieti strettissimi sul poker online. Per l’Italia invece l’intervento dell’UE, è indubbiamente considerato in maniera positiva soprattutto perché il modello unico dovrebbe ricalcare quello Italiano considerato fortemente garantista.

In evidenza