Il Siena mette in archivio 6 punti in 5 giorni: una musica soave per le orecchie di Cosmi. Prima la vittoria a Milano, poi il successo casalingo contro il Bologna diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Note liete dicevamo per il mister che si gode un Siena concreto: mai sprovveduto, sempre graffiante. 90' minuti di pura tensione che vedono Calaiò nelle vesti di risolutore e Pegolo in quelle di conservatore. Il portiere è il migliore in campo: il primo tempo fa gli straordinari. E' bravissimo su Morleo, Gilardino e Kone.
Nella seconda frazione, vola anche su tiri di Motta e Gabbiadini. Un muro dunque su cui si infrangono le speranze di un Bologna che piace per impegno nel primo tempo e si apprezza per l'aggressività del secondo. Per Pioli si fa sentire l'assenza di Diamanti, non basta il sempre attivo e velenoso Gilardino. L'azione decisiva arriva dai piedi del solito Vergassola. Bravissimo il capitano bianconero a cercare e trovare Calaiò. L'arciere non ci pensa due volte e calcia verso Agliardi: deviazione decisiva di Antonsson che spiazza l'estremo difensore.
Il gol spezza le gambe al Bologna che cerca comunque di far male. Gilardino protesta per un rigore: l'arbitro dice di no. Gabbiadini, come detto, ci prova con il sinistro: provvidenziale Pegolo. Il finale è per il Siena che va vicino al raddoppio con Sestu e, ancora, con Calaiò. Finisce così. Successo che vale platino per il Siena. Il meno in classifica è solo un ricordo: ora la graduatoria dice 2. Il Bologna riflette: la sconfitta, probabilmente, è immeritata per quanto si è visto nel primo tempo.
Bisogna dimenticarla presto. Per Cosmi, c'è già da pensare al prossimo impegno: la Lazio. Giuseppe Saponaro