Domani si celebra la Giornata Europea delle Lingue e anche Firenze propone una serie di iniziative, come molte altre città del nostro continente. Le iniziative di Firenze, che dal 2003 sono organizzate, in partenariato, da Institut français, British Institute, Deutsches Institut e Centro de Lengua Espanol Kenia Alburquerque Nuñez. “Le lingue non sono solo un problema di competenza anche se, sicuramente, conoscerle è importante e utile – ha dichiarato l’assessore Givone –: è anche un diritto, ovvero tutti dovrebbero essere messi in grado di impararle e su questo punto la nostra scuola è ancora carente; e un dovere, nel senso che oggi bisogna conoscere le lingue non solo per la questione delle competenza.
In Europa ogni lingua è espressione di una cultura e di una storia: le lingue sono quindi una ricchezza culturale del nostro continente e uno dei pochi bastioni di difesa nei confronti della progressiva americanizzazione. Conoscerle è importante anche per comprendere i popoli che insieme a noi formano l’Europa e per evitare il ritorno di localismi e particolarismi. Le lingue sono quindi un elemento culturale e non è un caso che a Firenze vengano insegnate da istituti culturali”. La Giornata Europea delle Lingue nasce nel 2001, organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dall’Unione europea.
Le sue attività celebrarono le diversità linguistiche in Europa e promossero l’apprendimento delle lingue, coinvolgendo milioni di persone di 45 stati partecipanti. Il successo fu tale che il Consiglio d’Europa dichiarò che la giornata Europea delle Lingue si sarebbe celebrata il 26 Settembre di ogni anno. L’obiettivo principale della giornata è sensibilizzare i cittadini sulla ricchezza della diversità linguistica dell'Europa, da preservare e valorizzare; sulla necessità di diversificare la gamma di persone che imparano le lingue (comprese le meno diffuse), che si traduce in plurilinguismo; sulla necessità per le persone di sviluppare un certo grado di conoscenza di due lingue o più, per essere in grado di svolgere un ruolo nella cittadinanza democratica in Europa; sull’apprendimento delle lingue durante tutto l’arco della vita - dentro e fuori la scuola - per motivi di studio, professionali, ai fini della mobilità o per piacere e scambi.
La mancanza di competenze linguistiche impedisce a molti di approfittare delle opportunità di lavoro o studio in un altro paese europeo. La globalizzazione e le nuove esigenze delle imprese fanno capire che i cittadini hanno sempre più bisogno di conoscere lingue straniere per lavorare efficacemente nei rispettivi paesi. L’inglese da solo non basta più. In Europa ci sono oltre 200 lingue e molte altre ancora che sono parlate dai cittadini la cui famiglia d'origine proviene da altri continenti.
L'apprendimento delle lingue porta benefici ai giovani e ai meno giovani - non si è mai troppo vecchi per imparare una lingua e godere delle opportunità che essa offre. Anche se si conosce solo qualche parola della lingua del paese che si visita questo permette di instaurare nuove amicizie e avere nuovi contatti. Imparare le lingue degli altri popoli è un modo di aiutarci a comprendere meglio la loro cultura ma anche superare le nostre differenze culturali. (mf)