Una grande installazione accoglie i visitatori all’interno della Galleria di Frediano Farsetti, in Lungarno Guicciardini 21/23 rosso, a Firenze. L’opera di Giuliano Vangi è protagonista della mostra, insieme ad una serie di disegni di studi preparatori, di grandi dimensioni, che con l’immediatezza del suo gesto artistico, Vangi riesce a trasmettere emozioni profonde e forti. La scultura, che insieme ad altre rappresentanti la tragedia di Stazzema, compongono la mostra da Farsetti, rappresenta un motociclista motociclista in bronzo, con un elmo greco, in sella ad una vera moto Triumph Tiger 500, percorre una strada fino ad arrivare ad un paese.
Il centauro tende il braccio destro con enfasi, verso la piccola città sullo sfondo, con un gesto aggressivo e di possesso. Il contrasto tra la figura e l’antico elmo sta a significare che la violenza e l’istinto di sopraffazione fanno parte della storia millenaria dell’uomo. Spiega l’artista: “Ho voluto rappresentare l’uomo aggressore perché il tema è sempre questo, l’uomo con le sue violenze, le dolcezze, ma anche le ricerche piene d’ansia”. Recentemente Massimo Bertozzi ha scritto a proposito della ricerca di Giuliano Vangi: “Veio rappresentava per Roma un fastidio e un ostacolo.
Un fastidio, perché la presenza, a qualche miglio di distanza, di una città antica, sviluppata e potente riusciva ad appannare il prestigio dell’Urbe; un ostacolo perché, con la sua sola esistenza, metteva in discussione una supremazia territoriale faticosamente conquistata e poteva condizionare le evidenti intenzioni espansive. Veio resistette a tutte le lusinghe e infine a un assedio lungo 10 anni. Poi fu vinta, saccheggiata, ridotta a rovine. L’intenzione di collocare questo moderno “aggressore” sul luogo dove si è consumata la fine di un grande popolo e la nascita di una nazione di dominatori senza pietà, aggiunge alla scultura di Vangi un sovraccarico di suggestioni e di pathos.
Quella che abbiamo davanti è una vera motocicletta, messa in forma”. Cecilia Chiavistelli Giuliano Vangi Veio 22 settembre – 3 novembre 2012 Galleria Frediano Farsetti Lungarno Guicciardini 21/23 rosso - 50125 Firenze Tel. +39 055 210107 - info@galleriafredianofarsetti.it