19 dottorati di ricerca sono finanziati da Regione Toscana, con un milione e 800 mila euro, alle tre Università e ai tre Istituti superiori e di istruzione universitaria a ordinamento speciale della Toscana (la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Università per Stranieri di Siena). 30 le borse assegnate: sono triennali e ciascuna ha un importo annuo di 20 mila euro, per un totale di 60 mila euro nel triennio). Con le 30 borse vengono finanziati, per fare qualche esempio, corsi di dottorato in Matematica e Fisica, Informatica e Letteratura Italiana, Biorobotica e Scienze Storiche, Biotecnologie Mediche e Managment Innovation, Scienza del Farmaco e Biologia Strutturale, Fotonica e Scienze Politiche. Non è certo la prima volta che Regione Toscana finanzia borse per consentire a neolaureati di partecipare a corsi di dottorato, ma è in assoluto la prima volta, in tutta Italia, che una Regione si avvale – per identificare i corsi migliori da finanziare e per farlo con parametri di eccellenza – dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR). In attesa di un decreto ministeriale che possa dare ad ANVUR piena competenza ad accreditare e valutare i corsi di dottorato in tutta Italia, è stata la Regione Toscana a giocare d’anticipo e a proporre ad ANVUR di lavorare in via sperimentale: l’agenzia ha sviluppato un modello di valutazione, basato su indicatori di eccellenza, che per la prima volta è stato applicato, in base sperimentale, proprio in Toscana. “Adesso possiamo dire che la ricerca toscana è davvero in pole position nella gara della valutazione”, osserva soddisfatta Stella Targetti vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca.
Soddisfazione condivisa dal presidente di ANVUR, Stefano Fantoni (“Regione Toscana ha fatto da apripista in una tematica fondamentale per il futuro della ricerca in Italia: avere dottorati di alta qualità e adeguatamente finanziati, invece che una pletora di programmi locali di dimensione inadeguata, è una sfda per l’intero sistema nazionale”). Dei 19 progetti finanziati – la graduatoria è in via di certificazione – tre sono per l’ateneo pisano (6 borse), quattro per quello fiorentino (8 borse), 4 per quello senese (8 borse).
Tre i progetti per la Normale (3 borse), tre per il Sant’Anna (3 borse), due per l’Università senese per stranieri (2 borse). L’Agenzia ha valutato 15 indicatori a livello di dottorato e 6 per le pubblicazioni dei singoli docenti. I criteri valutativi hanno riguardato la qualità della ricerca, il grado di internazionalizzazione, il grado di raccordo con il sistema economico-produttivo e della ricerca. 27 in tutto i progetti analizzati (il termine per presentare le domande era lo scorso 16 luglio: questo significa che i tempi per valutare i progetti e approvare le graduatorie sono stati decisamente rapidi).
Ciascun destinatario delle borse deve avere un’età inferiore ai 35 anni, essere residente o domiciliato in Toscana, essere disoccupato o inoccupato.