Pubblicità accattivanti che ritraggono famiglie modello e merendine confezionate che vengono sponsorizzate sempre come se a farle fosse la nonna; eppure non basta. I bambini sanno riconoscere gli ingredienti tradizionali, quelli veri!. E infatti alle brioches sembrano preferire pane olio e pomodoro, pane e prosciutto, pane e salame . E' quanto è emerso dal sondaggio-assaggio organizzato dalla Cia Toscana in occasione di Expo Rurale – fino a domenica 23 settembre a Firenze – è strabiliante.
«Non c’è stato un bambino o un ragazzo, su un campione di circa duecento, che abbia detto di preferire le merendine industriali e confezionate rispetto al classico e sano panino», commenta Giordano Pascucci , presidente della Cia Toscana. «Il personale di Cia e Donne in Campo in questi giorni ad Expo Rurale – aggiunge – ha proposto questa iniziativa con l’obiettivo di dare un contributo ad una alimentazione che sia prima di tutto sana, e fatta con prodotti del nostro territorio e di stagione.
La merenda di una volta, anche in epoca di globalizzazione, resiste e si rafforza, e questo è un gran bel segnale per tutti gli agricoltori toscani, proprio perché viene dai consumatori più piccoli». Pane e olio, pane e pomodoro, pane e miele, pane e formaggio, pane e prosciutto, solo prodotti locali, di stagione e presenti nel mercato contadino: sono questi gli ingredienti semplici, gustosi e sani dello spazio di Cia Toscane e Donne in Campo ad Expo Rurale; uno spazio per merende dedicato principalmente ai bambini, ma non solo, dove si potranno ritrovare le merende semplici di una volta, che permetteranno di assaporare alimenti sani e gustosi: «Una merenda tradizionale, più buona, alternativa alle merendine confezionate – afferma Anna Maria Dini coordinatrice regionale di Donne in Campo -, sicuramente più sana ed anche meno costosa».
Nello stand Cia sono presenti oltre cinquanta aziende con tutte le migliori produzioni dell’agricoltura di qualità della Toscana (Dop, Igp, Agriqualità, prodotti tradizionali), ed una grande partecipazione delle produzioni biologiche, per oltre il 40% delle imprese presenti