E’ in Toscana Monique Mosser , esperto dell’ International Council on Monuments and Sites (Icomos) di Parigi. Visiterà nell’arco di questa settimana a seguito della richiesta avanzata dalla Regione di riconoscere quei siti come patrimonio mondiale dell’Umanità . L’esperto della Icomos redigerà poi un rapporto che sarà presentato al Comitato del Patrimonio Mondiale che deciderà sulla candidatura nella primavera del 2013 . “L’augurio che l’Unesco accolga la candidatura delle Ville Medicee nella lista del patrimonio mondiale è davvero di quelli facilmente motivabili – ha dichiarato dopo l’incontro la vicepresidente della Regione Stella Targetti – Ne abbiamo parlato con franchezza questa mattina con Monique Mosser, che ha iniziato il suo giro di conoscenza e osservazione fra le ville dei Medici.
Il riconoscimento Unesco per queste presenze fatte non solo di pietra, ma che ancora conservano l’anima autentica del Rinascimento, non sarebbe di sicuro azione strumentale da marketing culturale: sono convinta che i primi ad averlo compreso sono proprio i responsabili del Comitato Unesco per il Patrimonio Mondiale” Insieme alla vicepresidente erano presenti all’incontro Cristina Acidini , sovrintendente del Polo museale, Isabella Lapi Ballerini , direttore per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, Alessandra Marino , Sovrintendenza beni architettonici di Firenze,Prato e Pistoia, l’architetto Francesca Riccio , rappresenta dell’ufficio Unesco del ministero, Carlo Francini dell’ufficio Unesco del Comune di Firenze, il professor Luigi Zangheri dell’Università di Firenze (esperto scientifico della Regione che ha preparato il dossier) e la professoressa Paola Falini , Università la Sapienza, che ha redatto il piano di gestione. “Entra nel vivo oggi la candidatura delle ville e giardini medicee al patrimonio dell’Unesco – commenta l’assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti -.
Un passo importante che conclude un iter lungo ma affascinante, andato avanti grazie alla stretta collaborazione tra Regione Toscana e Ministero per i Beni e le Attività culturali e grazie al lavoro delle amministrazioni locali e dei privati coinvolti. Il valore storico di queste ville e giardini è indubbio e tocca a noi toscani, ma soprattutto a noi italiani, coglierne l’importanza e preservarne l’unicità. Non si tratta solo di conservare e tutelare, ma di valorizzare al meglio. L’intreccio tra cultura e turismo forma un elemento economico di importanza primaria per uno sviluppo davvero sostenibile ed è in grado di renderci davvero competitivi sul mercato globalizzato”.