Una nuova edizione con nuovi contenuti, sulla base di una ricetta vincente che coniuga il vino con il territorio fiorentino. Senza gazebo estemporanei e capannoni preinstallati, utilizzando quello che già esiste, i palazzi storici di Firenze, privati, per gentile concessione, e pubblici, delle istituzioni, vive questo evento all’insegna della qualità, con produttori di vino blasonati e non, biodinamici, piccole e grandi aziende agricole, tra cui anche il Brunello di Montalcino. Questa manifestazione è unica in Toscana, dove la mappa del vino si fonde con la città, attraverso degustazioni, musica e spettacoli, che sempre più si intrecciano con un programma regionale. Situato in tre spazi strategici all’interno di Firenze, Tornabuoni, Oltrarno, Proconsolo, dove sono aperti circa quindici chiostri e giardini di palazzi storici con duecento produttori di vini, contemporaneamente saranno attivi tre mercati agricoli, in piazza Strozzi, in piazza Santo Spirito e nella piazzetta della Loggia del Grano. Il programma prevede anche tre isole food, ciascuno coerente con la tipologia di vino presente nell’area destinata, dove si alterneranno tre chef toscani, stellati ed emergenti, che presenteranno le loro prelibatezze con gli ingredienti del mercato, sotto gli occhi del pubblico.
L’atmosfera del Winetown 2012 sarà completata da saltimbanchi, giocolieri e tanta musica, dove tra il Bargello e Palazzo Pitti si esibiranno artisti importantissimi della musica jazz. Non manca l’arte. Infatti, nelle tre zone saranno inserite delle installazioni artistiche: un video, una scultura e un labirinto composto da bottiglie di vino vuote. Le degustazioni potranno essere effettuate con la WineCard, dalle ore 15 alle 23 nei giorni di venerdi e sabato. La tessera si trova sia nei palazzi storici interessati all’evento, che nei supermercati Conad di Firenze e Toscana.
Inoltre, per visitare e percorrere le tre aree espositive di Winetown sarà possibile con i risciò a pedali prenotabili sul sito o da “prendere al volo” come si faceva una volta con i taxi. Cecilia Chiavistelli
