Rilanciare lo stabilimento di Scandicci e rioccupare i lavoratori, se ne è discusso oggi in un vertice a Roma a cui hanno partecipato l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini il dirigente Mise Giampiero Castano, il sindaco di Scandicci Simone Gheri, le organizzazioni sindacali e la Provincia di Firenze. Assente invece il curatore fallimentare. "L’inopinata assenza del curatore fallimentare della procedura Isi non ha permesso di fare il punto sulle prospettive e sul percorso che si intende portare avanti per riutilizzare lo stabilimento di Scandicci e rioccupare i lavoratori” ha detto l’assessore Simoncini al termine dell’incontro. “Condividiamo la decisione del Ministero – ha proseguito Simoncini – di attivarsi nei confronti del Giudice delegato affinché, in questo caso come nelle decine di altri casi aperti sul territorio nazionale, vi sia un livello di informazione diretta nei confronti delle istituzioni e dei sindacati.
Una nuova riunione al Ministero dello sviluppo è inoltre necessaria, informa l’assessore, non solo per verificare le iniziative della procedura fallimentare ma anche per confrontarsi con il Ministero del Lavoro rispetto agli ammortizzatori sociali per i prossimi mesi, dopo la scadenza di fine ottobre. Le organizzazioni sindacali hanno infatti ribadito la richiesta di una proroga di sei mesi della cassa straordinaria. “Come Regione – ha precisato l’assessore – sosteniamo questa richiesta dei lavoratori, ritenendola praticabile.
Ricordo inoltre che, comunque, resterebbe possibile il ricorso allo strumento della Cassa in deroga”. Sulla questione è intervenuto anche Roberto Rizzo , Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana "Riteniamo inaccettabile l'assenza a Roma del curatore fallimentare che sarebbe stata fondamentale per fare il quadro della situazione in merito alla scadenza e al rinnovo degli ammortizzatori sociali, prevista per la fine di ottobre, e in merito alle prospettive sul percorso da intraprendere per rilanciare lo stabilimento di Scandicci e garantire la futura occupazione dei lavoratori, che stanno pagando sulla loro pelle questa situazione di stallo.
Riteniamo- prosegue Rizzo - in questo senso prioritaria la verifica e il prolungamento degli ammortizzatori sociali, accompagnati da un tavolo che coinvolga centri di ricerca e università per valorizzare progetti alternativi per non disperdere un patrimonio produttivo, di professionalità e di competenze, come quello di Scandicci, che potrebbe rappresentare un fiore all'occhiello nel panorama industriale italiano". ,