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Berbatov, affare sfumato: viola infuriati, colpa di ''Società arroganti''

Andrea Della Valle felice che il giocatore non arrivi più a Firenze: "Siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 agosto 2012 04:41

Dimitar Berbatov, bomber dalle innate doti tecniche, è un giocatore della Fiorentina, anzi no. Il calciatore bulgaro parte dall'Inghilterra, Manchester United, con le carte in regola ed i biglietti aerei griffati AcF Fiorentina. Arriva a Monaco di Baviera e decide di non continuare il viaggio: nei suoi pensieri, complice lo scalo che consente la ricezione di sms, si è presentata la Juventus con un'offerta superiore e con una bacheca ricca di trofei. Si continua a dire che calcio ed etica non possano andare sulla stessa strada con lo stesso passo.

Qualche imprenditore illuminato ha tentato di cambiare le regole del gioco, impresa vana. Qualcuno un giorno ha scoperto il fair play, a chi è piaciuto ed a chi no. Da Torino fanno sapere di aver agito correttamente. Firenze e la famiglia Della Valle non sono tanto convinti e rispondono per le rime all'affronto: "ACF Fiorentina comunica che l'operazione di acquisizione del calciatore Dimitar Berbatov è saltata definitivamente dopo che era stato definito un accordo con il Manchester United (scambio di contratto condiviso, prima rata del corrispettivo in pagamento e garanzia fideiussoria per la seconda rata già sottoscritta) e dopo che era stata raggiunta un'intesa verbale con il calciatore sul suo contratto.

Nella giornata di oggi, il club inglese aveva concesso al suo tesserato il permesso scritto di recarsi a Firenze per le visite mediche e per firmare il contratto. Il calciatore si era imbarcato, in compagnia del suo procuratore e con biglietti pagati dalla Fiorentina, su un volo diretto a Firenze. Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell'etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà.

Per quanto riguarda il calciatore, al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta". Adesso, per la viola che libera Juan Manuel Vargas verso il Genoa e tiene in gioco precario le sorti dei gioielli Nastasic e Camporese, restano 48 ore per sistemare le cose e tirare fuori una valida alternativa in attacco che faccia dimenticare presto questo ennesimo affare sfumato.

Ogni stagione sembra di aver raggiunto il massimo consentito dalla più fervida immaginazione.. c'è sempre qualcosa di più. AntL

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