"Manca solo il grande colpo" hanno pensato i tifosi assiepati all'Artemio Franchi per la prima di campionato che ha regalato una entusiasmante vittoria ai viola nello scontro con la sempre sorprendente Udinese. Adem Ljajic ha offerto il meglio di se' per recuperare dall'oblio nel quale era finito dopo la scazzottata con il tecnico Delio Rossi. il serbo era sulla soglia, poi la dedizione nel ritiro estivo e le reti segnate in amichevole ne hanno fatto un punto di riferimento per la nuova stagione. Estenuante l'attesa di un sorriso da parte di Stevan Jovetic, che ha detto la sua in campo con la doppietta nella prima di campionato.
"Farò una grande stagione" pochi i dubbi al riguardo, una sola la domanda "Dove, in quale squadra?". Ma a mancare era ancora un tassello, il centravanti che Firenze aspetta da tempo, il bomber perduto, e mai ritrovato. Nessuna alternativa, nessun cambio generazionale, semplicemente un ruolo sparito dalla rosa, come se nel calcio moderno se ne potesse fare a meno. Si può? Pare proprio di no. Il pensiero al bulgaro Dimitar Berbatov del Manchester United è stato coccolato dall'ambiente e in Inghilterra già da alcune ore l'affare è confermato, chiuso, archiviato.
Per la filosofia asciutta, pacata degli anglosassoni il bulgaro è un giocatore della Fiorentina. Anche i media italiani annunciano l'arrivo del giocatore e del suo agente a Firenze per definire l'affare con la firma del contratto. Una Fiorentina che ha guardato a Borriello come possibile alternativa ed ha dovuto lottare con le pretese di un mercato che ha assaporato la crisi, ma non è consapevole totalmente degli sforzi e delle necessità altrui, sempre troppo alto il divario tra i conti del calcio e quelli della gente comune. Sempre in ambito di calciomercato restano ancora aperte e da definire le posizioni di Juan Manuel Vargas e Matja Nastasic, con Michele Camporese in bilico tra la Toscana e la Liguria.
Per i viola si tratterebbe di perdere due dei giovani più promettenti nel ruolo di difensore. Andrea Della Valle aveva annunciato e promesso una rivoluzione, in queste ultime ore il puzzle che si è formato appare affascinante anche se non mancano gli interrogativi, ma quelli fanno parte del gioco, un gioco che la Fiorentina di Vincenzo Montella sembra aver iniziato con la marcia giusta e la giusta determinazione. AntL