Come da tradizione, il programma della 231° edizione dell’Antica fiera di Mezzagosto, organizzata dall’Amministrazione comunale, prevede, tra l’altro, una mostra del cavallo, insieme a giochi e spettacoli equestri, con la partecipazione di butteri maremmani, che daranno dimostrazione di gincana e caroselli con vacche e vitelli maremmani. L’evento si svolge, ormai da moltissimi anni, negli spazi alberati al Parco fluviale; qui, domenica 2 settembre, si terrà anche la consueta fiera del bestiame, con una mostra di bovini, ovini, suini e animali da cortile.
Fiera e mostra che, se costituiscono una tradizione per lo storico evento lastrigiano, lo sono ancor più per le consuetudini regionali e nazionali. E’ quindi con stupore che l’Amministrazione comunale si è vista recapitare, alla vigilia dell’apertura della Fiera di Mezzagosto, una missiva da parte della Lega Italiana per i Diritti dell’Animale; missiva in cui, mentre si esprime “dissenso per l'antica fiera di Mezzagosto”, si annuncia anche un presunto invio di “guardie zoofile affinché nessun animale sia esposto alla fiera”.
Stupore misto a incredulità, soprattutto per alcune espressioni contenute nel messaggio. Anche per questo, "Senza peraltro voler assolutamente sminuire, né tantomeno disconoscere il valore civile dell’impegno di quanti sono sensibili a un giusto rapporto con gli animali che – per motivi di lavoro, di utilità o di semplice compagnia e svago – vivono a più diretto contatto con l’uomo, ci sentiamo di non accettare le critiche che ci vengono mosse dalla LIDA fiorentina" ha dichiarato l’Assessore a Turismo, Commercio e Sviluppo economico Marco Capaccioli.
La presenza di varie specie animali al Parco fluviale, in occasione della Fiera di Mezzagosto, ha tutt’altro scopo di quello paventato nel messaggio della LIDA, secondo cui, questi animali, sono “usati come mezzo per raccogliere pubblico e compratori all'interno di una manifestazione che attira anche molte famiglie con bambini, i quali non potranno che assimilare anche essi il fuorviante messaggio che gli animali sono solo merce e possono essere tranquillamente uccisi”. Al contrario, afferma l’Assessore Capaccioli, la presenza degli animali "Costituisce un momento importante di un percorso didattico, rivolto in particolare ai più giovani e teso alla conoscenza e al recupero di tradizioni, altrimenti perse, di contatto di soggetti effettivamente “vivi e senzienti”.
Questo, non certo per abituare i giovani all’idea della macellazione: al contrario, per avvicinarli e metterli a contatto diretto con esseri che, altrimenti, davvero possono essere visti esclusivamente come carne di cui cibarsi".