Maria Carmela Lanzetta è arrivata sulle cronache nazionali nella primavera scorsa quando ha deciso di rimanere sindaco dopo che le avevano incendiato la farmacia di famiglia e ripetute minacce culminate con 3 colpi di fucile sparati sulla sua Panda. Si era dimessa ma quando si sono stretti intorno a lei cittadini e istituzioni con in testa il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha deciso di rimanere al suo posto .E’ per il suo coraggio, per l’impegno civile che le giurate del Premio “Casato Prime Donne” - Francesca Cinelli Colombini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione – la propongono come esempio di nuova femminilità.
Interpellata al telefono Maria Carmela Lanzetta ha commentato: "Non me lo aspettavo ma sono felice di questo premio che viene da una terra che amo e dove spesso passo le vacanze". Dopo la stilista Carla Fendi, l’astronauta Samantha Cristoforetti, l’olimpionica Josefa Idem, la scienziata Ilaria Capua l’albo d’oro del Premio Casato Prime Donne si arricchisce dunque di un personaggio simbolo della resistenza alla criminalità organizzata. Donne, le premiate, che in modo diverso rappresentano un universo femminile in crescita, dove talento, tenacia e coraggio sono messe frequentemente al servizio della società.
Un apporto indispensabile, quello femminile, per la crescita civile, culturale e economica della società ma soprattutto per la dinamica virtuosa che innesca e che le “Prime Donne” di Montalcino interpretano nel modo più alto. Il Premio è organizzato da Donatella Cinelli Colombini e dalla sua cantina di Brunello di cui porta il nome, Casato Prime Donne. Si tratta della prima in Italia con un organico interamente femminile nata per valorizzare le potenzialità delle donne nell’enologia.