«Senza i 237 milioni di euro previsti dall’apposito fondo, le scuole paritarie del nostro Paese, e tra queste le scuole dell’infanzia gestite dai Comuni, rischiano di riaprire a settembre con una sensibile riduzione dei servizi». L’allarme è stato lanciato da Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’educazione e delegata Anci regionale per il settore scuola. «Ho sollecitato, in accordo con gli altri responsabili regionali – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – il presidente dell’Anci Graziano Del Rio perché si muovesse con una lettera al Ministro Francesco Profumo.
Il fondo di 530 milioni di euro, assegnato annualmente alle scuole paritarie non solo è rimasto invariato da più di 10 anni ma nel 2012 ha pure subito una riduzione. L’attuale disponibilità è di mezzo miliardo di euro ma l’erogazione di queste risorse è stata fatta con il contagocce: qualche tempo fa 180 milioni, nei prossimo mesi 86». «La questione è grave – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi - in quanto questi istituti, comprese quelli comunali, riempiono le carenze della scuola dell’infanzia statale.
Senza queste strutture tanti bambini, dai 3 ai 6 anni, rimarrebbero a casa in quanto lo Stato, con le proprie scuole dell’infanzia, copre, a livello nazionale, soltanto il 60% del fabbisogno. A Firenze, ad esempio, su 8mila bambini della leva scolastica 3-6 anni, soltanto 4mila hanno il posto nella scuola dell’infanzia statale. Gli altri 3mila vengono accolti nelle scuole comunali e 1000 in strutture private. Senza queste risorse, quindi, tante famiglie sarebbero in difficoltà». «Il problema – ha aggiunto la responsabile dell’Anci Toscana per l’istruzione – è che non si conoscono ancora i tempi per l’erogazione degli altri 237 milioni di euro, previsti in uno schema di decreto interministeriale e al momento bloccati tra le maglie della spending review presso il Ministro del Tesoro.
Solo una rapida approvazione del decreto potrà di scongiurare, in diversi casi, l’effettivo rischio chiusura per il prossimo anno scolastico per molte scuole paritarie». «L’incertezza e il ritardo con il quale giungono i trasferimenti, oltre ai vari tagli che il fondo ha subito – ha concluso – mettono in seria difficoltà il regolare svolgimento delle scuole paritarie, con prevedibili ripercussioni anche sulle 110 sezioni delle scuole dell’infanzia comunali di Firenze considerate a tutti gli effetti scuole paritarie, che, in mancanza dei fondi necessari saranno costrette ad una sensibile riduzione dei servizi.
Ancora una volta è necessario che ci sia attenzione sulla scuola e che le risorse, pur necessarie al Pese, non vengano reperite dai capitoli di bilancio relativa all’istruzione e alla formazione. Al contrario devono essere non solo mantenute per garantire il servizio alle famiglie e la qualità dell’offerta formativa ma, eventualmente, integrate risparmiando su funzioni non essenziali e tagliando i tanti sprechi ancora presenti nella pubblica amministrazione»