di Luca Cellini Benvenuti al primo ritiro virtuale della storia del calcio. Fiorentina che si allena da ormai dieci giorni sotto le montagne dolomitiche della Val di Fassa ma tutto è provvisorio ed incerto, tranne la passione dei tifosi viola, che in circa 500 si sono presentati sugli spalti del centro sportivo ‘Cesare Benatti’ di Moena dove la formazione gigliata guidata quest’anno da Vincenzo Montella si sta preparando in vista della prossima stagione. Virtuale la società guidata dalla famiglia Della Valle, visto che i due fratelli imprenditori marchigiani non si vedono accanto alle cose di casa Fiorentina ed il minore rimanda sempre il suo arrivo.
Prade’ assente, è salito per un blitz il direttore tecnico Macia, ed invece presente stabilmente il club manager Vincenzo Guerini. La squadra? Virtualissima, visto che mancano almeno un paio di centrocampista, ed è stato titolare in mezzo al campo, per due gare di fila, un classe ’91 brillante come Max Taddei ma che manca di esperienza in serie A. E soprattutto regna l’incertezza su Jovetic che non solo si è fermato lo scorso week-end per un affaticamento alla coscia destra ma che è ambito sul mercato, e per questo, tutt’altro che sicuro di restare, visto che ‘grazie’ ad un gentleman agreement firmato al momento del rinnovo del contratto, per trenta milioni di euro può andare via.
Incertezza sulla preparazione di questa squadra virtuale, che attende pure gli innesti da tempo inseguiti, da Viviano a Della Rocca. Virtuale la condizione di Vargas, che ha trovato il tempo per litigare con Montella ed il neo acquisto El Hamdaoui, e non si è fatto mancare una schermaglia pure con Ljajic. A lui il sole dolomitico ha già dato alla testa. Tornando ai tifosi sono stati loro gli autentici protagonisti di questi primi dieci giorni a Moena: si sono messi a fare goliardia contro alcuni dirigenti che avevano promesso e non hanno mantenuto, irridendoli con maglie e striscioni ironici, hanno raccolto fondi per le popolazioni terremotate, si sono fatti sentire per chiedere la permanenza di Jovetic e i rinforzi giusti per Montella.
Proprio quest’ultimo ha stupito tutti per l’alto numero di suoi collaboratori, ben dieci. Ma si sta dimostrando un professionista, un allenatore attento, scrupoloso ed, al momento, aziendalista. Ma quando e se finirà la sua pazienza, forse per la Fiorentina scatterà definitivamente l’allarme rosso. Nel frattempo tutto prosegue in modalità virtuale, mentre sono reali gli otto mila abbonati sottoscritti in prelazione a Firenze. Sintomo piu’ che di fiducia verso la società, di una volontà di approfittare delle occasioni economiche per il rinnovo.
Tanta voglia di realtà e normalità, sperando che presto il mercato decolli, per il bene di una squadra che dopo due stagioni altamente fallimentari, ha bisogno concretamente di svoltare.