K. Rucaj, cittadino albanese di 31 anni non è sopravvissuto alla sparatoria avvenuta in tarda serata per le strade di Fucecchio. I colpi sarebbero partiti da un'auto in corsa, per sistemare un contenzioso dovuto ad una lite per una donna. I carabinieri indagano sull'accaduto che ha visto ferito un secondo albanese. Entrambi i feriti gravi sono stati trasportati in ospedale dal fratello del ragazzo rimasto ferito che potrà dare maggiori indicazioni sulla dinamica e sul movente del gesto. «Finalmente un sindaco di sinistra parla come un leghista.
Speriamo che alle parole faccia seguire i fatti». È quanto afferma il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, commentando le parole del sindaco di Fucecchio, Claudio Toni, che, sull’omicidio di ieri sera in cui ha perso la vita un cittadino di origine albanese, ha chiesto l’espulsione immediata per gli extracomunitari che delinquono. «Le parole di Toni mi rincuorano. Vuol dire che i leghisti, quando parlano, non dicono le cose tanto per dire. Qualsiasi sia la motivazione – prosegue l’esponente del Carroccio –, se pista passionale o regolamento di conti, non è ammissibile che ci sia gente che gira pericolosamente armata per le nostre strade.
Toni ha detto che a Fucecchio ci sono poche forze dell’ordine: il suo partito è attualmente al Governo e, quindi, il primo cittadino di Fucecchio ha il canale diretto per ottenere più agenti. Mi auguro – conclude Lazzeri – che le sue parole non siano solo il frutto dell’ondata emotiva del momento, ma che siano seguite da fatti. Con la sicurezza dei cittadini non si scherza». Di seguito quanto aveva dichiarato il sindaco di Fucecchio Claudio Toni: “Il dispiacere per la perdita di una vita umana – dice il sindaco – non mi impedisce di osservare ancora una volta, e di tornare a ribadire, come la presenza delle forze dell’ordine sul nostro territorio sia veramente modesta.
Non so se l’omicidio di ieri sia di carattere passionale o di altro genere e sinceramente poco mi interessa, così come non mi interessa sapere se l’omicida è residente o meno nel nostro comune. Quello invece che mi interessa è evidenziare che non è più sopportabile che ci siano persone che vanno in giro armate. Gente che non è certo in Italia per lavorare ma con il chiaro intento di delinquere. Lo Stato deve porre rimedio: con pene certe, processi veloci ed espulsioni immediate nel caso che a delinquere siano cittadini extracomunitari.
A questo va aggiunto una presenza sul territorio di Polizia e Carabinieri che faccia opera di prevenzione garantendo la sicurezza e la pacifica convivenza dei cittadini, come dovrebbe essere in un paese civile come l’Italia”.