Il 1° luglio ripartono a Monte Giovi gli scavi Etruschi condotti da una squadra di archeologi del Dipartimento di Scienze dell'Antichità, Medioevo, Rinascimento e Linguistica dell'Università di Firenze (SAMERL) e dirette dal dott. Luca Cappuccini, Ricercatore di Etruscologia e Archeologia Italica presso lo stesso Ateneo. I lavori di scavo – sanciti da una convenzione siglata con l’Università di Firenze – interesseranno nuovamente il sito di Monte Giovi, situato al confine dei territori comunali di Pontassieve, Rufina e Vicchio, che rappresenta uno dei principali rilievi (998metri s.l.m.) del comprensorio montuoso tra le valli della Sieve e dell'Arno.
Si tratta di fatto della terza campagna di scavi condotta in una zona dove alcune ricerche hanno portato a far nascere l’interesse da parte dell’Università di Firenze. Gli ultimi scavi, nel 2010, hanno consentito di identificare i resti di una fortificazione ellenistica e tracce di un precedente insediamento di cui, al momento, non è ancora possibile stabilire la funzione. Già tra il 1979 e il 1980 da alcuni scavi della Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana in collaborazione con i Gruppi Archeologici locali vennero individuate due aree, una a circa 100 metri alla vetta e l'altra sulla cima, con il ritrovamento di numerosi reperti archeologici.
Questi scavi seguirono al ritrovamento fatto prima del 1979 di un bronzetto votivo di origine etrusca. Queste nuove ricerche si inserirebbero perfettamente nel rinnovato interesse per l'archeologia del territorio suscitato dalla nascita del Museo Archeologico Comprensoriale di Dicomano, avvenuta nel Dicembre del 2008, e inserito nel Sistema Museale Mugello - Val di Sieve. - dichiara Mauro Pinzani assessore alla cultura per l’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve - inoltre i dati archeologici, insieme al Parco della Resistenza, arricchiranno i motivi di attrazione verso una area di grande pregio ambientale La nascita di un centro di interesse archeologico, oltre a rappresentare un indubbio accrescimento culturale per i Comuni che comprendono nel loro territorio Monte Giovi, potrebbe di fatto rappresentare un'importante attrattiva turistica all'interno del Parco Culturale della memoria che prevede, già adesso, un percorso trekking e numerose testimonianze della storia recente del nostro Territorio; Monte Giovi fu, infatti, teatro di importanti eventi nella guerra di Liberazione e uno degli epicentri della Resistenza in Toscana. Con questa indagine che riparte nel mese di luglio – spiega l’Assessore alla politiche culturali del Comune di Pontassieve Alessandro Sarti – grazie alla collaborazione scientifica dell’università di Firenze e il contributo fondamentale degli enti locali, facciamo un passo per portare a compimento quello che per noi è realmente il parco culturale della memoria, che oltre a contraddistinguere quei luoghi per la loro valenza storica legata alla Resistenza è stato in antichità un probabile insediamento archeologico di grande interesse”.