L'Associazione Italia-Kuwait di Firenze contribuisce alla ripresa di uno dei settori più danneggiati dal terremoto in Emilia, quello agroalimentare. In particolare, concentrandosi sull'acquisto del parmigiano "scosso", le forme danneggiate dal crollo delle scaffalature di stagionatura. Gran parte della produzione non può infatti completare il normale percorso di invecchiamento e deve essere venduta. Così facendo le aziende possono avere la liquidità necessaria per far ripartire gli impianti. "Abbiamo già inviato una mail a tutti i nostri iscritti e simpatizzanti - spiega il Vice presidente dell'Associazione Alessandro Vanni - per informarli che faremo da tramite con la Coldiretti dell'Emilia Romagna per l'acquisto delle forme danneggiate.
Stiamo anche predisponendo una lista di aziende e privati per diffondere quanto più possibile l'iniziativa e aumentare il quantitativo da ordinare. Molte persone non acquistano uno o due chilogrammi individualmente, ma unendo tutte le richieste possiamo aiutare concretamente la filiera". "Parte del quantitativo acquistato verrà poi inviato in Kuwait, dove le produzioni agroalimentari di qualità, come lo stesso parmigiano, sono conosciute e apprezzate. In particolare ai vertici della Camera di Commercio di Kuwait City, oltre ad alcune Ambasciate del Kuwait, alla rappresentanza dell'Emirato presso la FAO a Roma e alla compagnia aerea Kuwait Airways.
Soltanto l'Associazione ne ordinerà 100 kg, e contiamo di farci spedire almeno 300-400kg di prodotto in totale". Chi volesse partecipare all'iniziativa e fare il proprio ordine può contattare l'Associazione Italia-Kuwait (sede in Via della Colonna, 35/a, Firenze) allo 055.2340451 o via mail: info@associazioneitaliakuwait.it.