Si è aperta oggi a Firenze la due giorni che vede 54 studenti europei proporre temi e impegni per la futura agenda del governo dell’Unione. Nella più grave crisi vissuta dall'Unione, tocca proprio alla generazione Erasmus chiedere “più Europa”. La richiesta arriva da Firenze dove – a partire da questa mattina e fino a domani venerdì 1 giugno – 54 studentesse e studenti, in rappresentanza di 27 università - una per ciascun paese membro – presentano il proprio contributo di idee per ridare slancio all’Unione Europea di fronte alle nuove sfide, dialogando con un gruppo di membri del Parlamento europeo. Promuove e ospita l’iniziativa la Facoltà di Scienze politiche “Cesare Alfieri” e il Centro di eccellenza Jean Monnet dell'Università di Firenze, sotto l’alto patronato del Parlamento Europeo.
L’occasione è offerta dal venticinquesimo anniversario del programma Erasmus, grazie al quale molti studenti hanno potuto trascorrere un periodo di studio in un altro paese europeo. Molto diversi i campi scelti dagli studenti per lanciare le loro idee. Gli studenti dell'Università di Firenze si presentano con un progetto concreto sul fronte dell'ambiente: quello di migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti, grazie ad un sistema europeo di etichettature dei prodotti commerciali. Altre idee si misurano direttamente con il tema centrale sollevato dalla crisi, quello della necessità di nuove politiche per rilanciare il processo di integrazione (Repubblica Ceca), in modo da costruire veramente l'identità europea (Belgio, Finlandia), nel rispetto però delle diversità (Ungheria), senza dimenticare che il futuro dell'UE, oggi più che mai, è nelle mani dei giovani (Bulgaria). C'è chi punta decisamente alla crescita della democrazia europea, sottolineando la necessità di un processo politico rinnovato ed inclusivo (Slovenia), capace di avvicinare l'Europa ai cittadini (Spagna): un obiettivo che può essere raggiunto rafforzando il ruolo dei media (Danimarca) e della legislazione delegata (Paesi Bassi), ma anche assicurando maggiore trasparenza (Estonia) e legittimità (Lussemburgo) ai processi decisionali.
Senza dimenticare di fare i conti con la questione della leadership europea (Regno Unito) e di affrontare la “contraddizione fatale” dei referendum troppe volte ripetuti (Irlanda). Resta centrale la necessità di portare a termine la costruzione del sistema europeo dell'educazione, proiettato verso l'alta istruzione (Lettonia, Romania), un sistema attrattivo (Austria) e caratterizzato dalla presenza di università interattive (Polonia). Ma l'Europa è solo parte di un mondo globale. Quindi particolare attenzione viene prestata anche alle relazioni con gli altri paesi, dalla “cooperazione inevitabile” con la Cina (Francia) alla presenza europea nelle organizzazioni internazionali (Grecia), alla necessità di aumentare l'efficacia delle relazioni esterne (Slovacchia). Non mancano infine i temi cruciali, quelli oggi all'ordine del giorno: quali alternative esistono al Patto di stabilità (Cipro), quali prospettive per l'euro (Lituania), a che punto è il cammino verso l'uguaglianza dei generi (Malta).
Per arrivare alle questioni più spinose: cosa porterà questa crisi all'Europa (Svezia). E soprattutto (Germania): si riuscirà a percorrere la lunga strada che porta alla solidarietà europea? Domani, venerdì 1 giugno, (ore 9,30 - Aula Magna, polo delle Scienze sociali, via delle Pandette 9) i lavori si apriranno con il saluto del rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi e il contributo di Pasquale Baldocci, già ambasciatore italiano e testimone oculare della firma del Trattato di Roma, l’atto di nascita dell’Unione.
A seguire la discussione delle proposte dei team studenteschi con i parlamentari europei, in una serie di sessioni successive. Partecipano gli eurodeputati Nicolò Rinaldi, Leonardo Domenici, Luigi Berlinguer, Carlo Casini, Paolo Bartolozzi, Pavel Trantina del Comitato Economico e Sociale Europeo e Rosa De Pasquale, deputato del Parlamento italiano. All’evento - di cui è responsabile scientifico Valeria Fargion, docente della “Cesare Alfieri” - collaborano l’ Agenzia Nazionale Lifelong Learning Programme e il Centro di Documentazione Europea dell’Università di Firenze. I lavori saranno trasmessi in diretta video online sul sito www.unifi.it/webtv