Due mozioni per tutelare i lavoratori coinvolti dal piano di esuberi di Poste Italiane sono state approvate in Consiglio Regionale della Toscana. Le mozioni chiedono alla Giunta di attivare tutti gli strumenti necessari per salvaguardare la situazione occupazionale dei lavoratori coinvolti. Il piano di esuberi di Poste Italiane prevede la perdita di ben 600 posti di lavoro nella sola Toscana. In particolare, i tagli previsti riguardano 474 portalettere e una parte del personale impiegato nel Centro meccanizzazione postale di Ospedaletto (Pi), di cui è prevista la parziale chiusura.
In questo quadro, i lavoratori delle Poste della Provincia di Pisa sono quelli che dovrebbero pagare il prezzo più alto del piano di ristrutturazione aziendale: 180 esuberi (130 dei 245 impiegati del Centro meccanizzato e 50 dei 244 portalettere). “E’ bene che si desti l’attenzione sul piano di esuberi di Poste Italiane – ha commentato Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – che rischia di causare la perdita di numerosi posti di lavoro, in un momento critico come quello attuale che registra un tasso di disoccupazione altissimo.
Bisogna però ricordarci che i tagli indiscriminati che sta effettuando poste vanno a ricadere sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini, in particolare nelle aree montane e marginali dove molti uffici postali si ritrovano ad essere chiusi o accorpati, con gravi disagi soprattutto per le fasce deboli della popolazione”.