Il 26 aprile le forze dell'ordine di Scandicci, nel corso della mattina, hanno fatto irruzione nella sede di Radio Studio 54, la radio di Guido Gheri e hanno sequestrato le apparecchiature. Nei giorni successivi adesioni e solidarietà sono arrivati anche presso l'emittente di Scandicci, ma gli organizzatori del gruppo chiedono alle persone di metterci la faccia sul proprio profilo poiché altrimenti le adesioni non sarebbero accolte come valide. E' lo stesso Guido Gheri a richiedere ai propri sostenitori di firmare i messaggi pubblicati su Facebook, e non mancano attacchi da parte di chi nelle trasmissioni dello speaker ha ravvisato nel corso degli anni uno stile "poco consono ad una emittente" e tendenzialmente "discriminatorio". Secondo i collaboratori dell'emittente è stata invece "lesa gravemente la libertà di stampa e di espressione andando a colpire, assieme allo speaker incriminato, anche tutto il resto dello staff con la sospensione delle trasmissioni e degli spazi pubblicitari che sono l'unica fonte di sostentamento della radio". Le accuse contro Guido Gheri e il suo collaboratore Salvatore Buono sono di diffamazione aggravata nei confronti di un esperto in sicurezza del lavoro ed ex collaboratore della radio, e di istigazione all’odio razziale.
Per quanto riguarda le accuse di 'odio razziale' Gheri e Buono sono accusati di aver pronunciato a Radio Studio 54, nei primi mesi del 2011, frasi offensive nei confronti degli extracomunitari.