L'Opera in tre atti tratta dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas “La signora delle camelie”, capolavoro di Giuseppe Verdi, la stagione 2011/2012 dell’opera del MET di New York che Nexo Digital ha proposto via satellite nei cinema italiani tra ottobre ed aprile spaziando nel corso di undici appuntamenti dalla passione dell'Anna Bolena alla magia dell'Enchanted Island, dall'energia del ciclo wagneriano dei Nibelunghi sino alla Satyagraha di Philip Glass, attraverso capolavori come la Rodelinda, il Faust e l'Ernani. Il 17 aprile alle 19 l’appuntamento conclusivo è con la Traviata di Giuseppe Verdi diretta da Fabio Luisi, protagonista della sua quinta diretta nei cinema nel corso di questa stagione che lo ha visto dirigere Siegfried, Götterdämmerung, Don Giovanni e Manon. Nei panni di Violetta Valéry ci sarà il celebre soprano francese Natalie Dessay, in quelli di Alfredo Germont il tenore americano Matthew Polenzani e a interpretare Giorgio Germont il baritono russo Dmitri Hvorostovsky, uno dei più famosi interpreti delle opere verdiane. La regia è firmata dal tedesco Willy Decker che utilizza effetti teatrali decisivi tra cui la scelta dei costumi neri, cui fa eccezione il vestito rosso che Violetta usa per la festa.
Onnipresente in scena un orologio il cui ticchettio scandisce drammaticamente le ore che rimangono da vivere alla protagonista. La trama dell'opera, che per la prima volta viene trasmessa nei cinema dal Met di New York, racconta le disavventure di Violetta Valery assidua frequentatrice dei salotti parigini, molto conosciuta dagli uomini altolocati della città per la sua dubbia moralità. Fra i suoi tanti frequentatori, Violetta incontra Alfredo Germont e i due giovani si innamorano.
Si trasferiscono così fuori città dove paiono essere felici e scoprire una vita serena. Un giorno, però, Violetta riceve la visita del padre dell'amato che le chiede di lasciare il figlio per non compromettere con la sua dubbia fama il matrimonio della sorella di Alfredo. Dopo una resistenza iniziale, Violetta cede alle pressioni di Giorgio Germont lasciando una lettera di addio ad Alfredo. L’uomo, ignaro delle ragioni dell'amata, si infuria. Solo nel finale dell’opera, dopo nuove peripezie Alfredo capirà la scelta di Violetta e correrà da lei.
Tutte le pene e le sofferenze sembreranno così abbandonare Violetta ma sarà solo un’illusione finale, prima che la morte la reclami.