La Fondazione MPS a ieri aveva ceduto una quota complessiva pari a circa l’11,45% del capitale sociale di BMPS ad un prezzo medio di circa € 0,365. L’Ente, al netto di attività di fine tuning da attuarsi con maggior tempo a disposizione e sempre privilegiando operazioni ai blocchi, ritiene di aver sostanzialmente raggiunto l’obiettivo prefissato di cedere tutte le azioni libere da pegno (pari a circa il 12,99% del capitale sociale di BMPS) in vista della definizione del piano di ribilanciamento con i creditori finanziari. "Quando una banca viene gestita in maniera così asfissiante dalla politica, il rischio è di fargli fare una brutta fine".
Con queste parole il Sen. Elio Lannutti, Membro della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, ha aperto l'incontro dei dirigenti di Idv Toscana dal titolo "Monte dei Paschi di Siena. Profumo di crisi?", che ha avuto luogo questa mattina all'Hotel Excelsior. All'iniziativa sono intervenuti anche l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, Marta Gazzarri, Capogruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana, e Antonio Giudilli, Coordinatore provinciale Idv Siena. Durante l'incontro il Coordinamento regionale e provinciale di Italia dei Valori hanno approvato un documento (allegato qui sotto) nel quale Idv chiede le dimissioni immediate di tutti gli attori responsabili della crisi di Mps e la modifica dello Statuto della Fondazione, per difendere i clienti e i lavoratori della Banca e restituire sobrietà e slancio al Monte.
"Credo che a Siena stiano accadendo delle cose straordinarie: dopo cinque secoli e mezzo di Mps in cinque anni sono riusciti a mettere tutto in discussione", ha commentato Evangelisti. "In occasione delle amministrative 2011, pur volendo rilanciare l'alleanza con il Pd e Sel, abbiamo sottolineato tre punti per la futura amministrazione Ceccuzzi: urbanistica, università e, soprattutto, la revisione dei parametri e della trasparenza della Fondazione Mps di Siena. Il candidato Sindaco aveva garantito che la Fondazione non sarebbe mai scesa sotto il 51% per garantire la senesità della banca.
Non solo oggi si parla di scendere al 33%, ma addirittura assistiamo al tentativo di chi, strozzato dai debiti frutto di scelte scellerate come Antonveneta, cerca di salvare la Banca". "Per questo noi oggi chiediamo che non vengano messe le mani in tasca né ai clienti né ai dipendenti dell'Italia dei Valori. Questa deve essere la nostra battaglia politica", ha concluso Evangelisti. "Noi di Idv ci schieriamo dalla parte dei clienti e dei dipendenti di Mps contro le logiche dei vertici. A Siena si gioca una partita importante e per questo è importante aver licenziato un documento di denuncia con un'idea di cambiamento importante".
"Il futuro di Mps non può essere in mano a un banchiere spericolato e peraltro inquisito, un vero e proprio bankster", ha aggiunto Lannutti nella sua relazione. "Noi di Idv siamo convinti che le Banche debbano tornare nel territorio, non giocare con l'alta finanza. Mps era una banca sana radicata sul territorio che è stata e viene ancora depredata da questi capitani di ventura, come Mussari prima e Profumo adesso". "Non stiamo parlando solo di astratta finanza - ha aggiunto Lannutti - perché la cattiva gestione di una banca come Mps si riversa inevitabilmente da una parte sui risparmiatori e dall'altra sui lavoratori.
Questo non possiamo permetterlo. "Noi di Idv riteniamo che sia necessario separare le banche che vogliono giocare d'azzardo da quelle che vogliono fare attività tradizionale, perché chi gioca d'azzardo non può rischiare i risparmi di milioni di lavoratori", ha concluso Lannutti. "Inoltre, siamo chiamati a stare vicini alle associazioni sindacali che finalmente dopo tanti anni di incertezza hanno avuto uno scatto d'orgoglio".