Firenze, 28 marzo 2012- Il Consiglio di Amministrazione di KME Group S.p.A. ha esaminato ed approvato il progetto di Bilancio per l’esercizio 2011:
♦ Il Fatturato consolidato nell’esercizio 2011 è stato di complessivi Euro 3.011,6 milioni, superiore del 10,8% a quello del 2010, che era stato di Euro 2.718,7 milioni. Su tale crescita hanno influito i più elevati prezzi medi delle materie prime. Al netto del valore di queste ultime, il fatturato è passato da Euro 758,4 milioni a Euro 805,9 milioni, segnando un aumento del 6,3%; il confronto con l’andamento dei volumi di vendita (- 6,5%) evidenzia l’azione di recupero dei prezzi oltre l’effetto di un mix produttivo a maggior valore aggiunto.♦ L’Utile operativo lordo (EBITDA) al 31 dicembre 2011 è pari a Euro 90,6 milioni, a fine 2010 l’EBITDA era stato di Euro 79,0 milioni. L’incremento è quindi del 14,7%. Il miglioramento reddituale è evidente anche in termini relativi; l’EBITDA sul fatturato netto passa dal 10,4%, registrato nel 2010, all’11,2% nel 2011. ♦ L’Utile operativo netto (EBIT) è pari a Euro 45,0 milioni (Euro 34,4 milioni nel 2010). ♦ L’Utile ante componenti non ricorrenti è pari a Euro 29,6 milioni (Euro 19,0 milioni al 31 dicembre 2010).
♦ Gli Oneri non ricorrenti netti sono pari ad Euro 24,6 milioni. Essi rappresentano un saldo tra oneri, relativi ad ulteriori interventi di riorganizzazione e razionalizzazione che hanno interessato le unità industriali del settore rame, per un importo di Euro 38 milioni, ed effetti economici positivi derivanti dalla riduzione dello stock di struttura e da altre poste straordinarie. ♦ L’Utile lordo dopo le poste non ricorrenti (stock non secondo IFRS) è pari a Euro 5,0 milioni (Euro 7,0 milioni di perdita al 31 dicembre 2010).
♦ L’effetto netto della valutazione del magazzino e degli impegni sulle materie prime ai prezzi correnti, secondo quanto richiesto dai principi contabili IFRS, scende a Euro 1,1 milioni (da Euro 18,0 milioni al 31 dicembre 2010) a causa del diverso prezzo della materia prima rame nei due periodi di riferimento. ♦ Il Risultato consolidato, al netto del calcolo delle imposte, è negativo per Euro 14,3 milioni (negativo per Euro 18,2 milioni nel 2010).
Esso è al netto delle perdite delle società partecipate consolidate con il metodo del patrimonio netto, per Euro 7,1 milioni; esse sono relative alla perdita di competenza di ErgyCapital S.p.A., per Euro 2,1 milioni, e alle perdite del secondo semestre di Cobra A.T. S.p.A., per Euro 5,0 milioni. I risultati delle attività discontinue (– Euro 0,6 milioni) si riferiscono alla perdita Drive Rent S.p.A. dal 1° gennaio al 30 giugno 2011. ♦ Sotto il profilo finanziario, la Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2011 è negativa per Euro 197,6 milioni (negativa per Euro 223,9 milioni a fine dicembre 2010).
Sulla variazione dell’indebitamento ha influito positivamente la gestione ordinaria che lo ha ridotto di Euro 139,1 milioni (da Euro 223,9 milioni a Euro 84,8 milioni), mentre ha influito negativamente la circostanza che a fine 2011 sono divenute definitive, e quindi si sono trasformate in debiti finanziari, le sanzioni comunitarie del 2003 in tema di violazione alle norme sulla concorrenza pari a Euro 112,8 milioni, determinando un corrispondente aumento di indebitamento.
Sulla progressiva riduzione dell’indebitamento dall’inizio dell’esercizio ha inciso l’ottimizzazione della gestione delle dilazioni soprattutto nei riguardi dei fornitori di materie prime. ♦ Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2011 è pari a Euro 431,0 milioni (Euro 452,1 milioni al 31 dicembre 2010). ♦ Circa l’evoluzione della gestione, i primi mesi dell’anno in corso hanno confermato l’inversione del trend congiunturale già registrato nella seconda metà del 2011 che si prevede possa negativamente condizionare l’andamento delle vendite per almeno tutta la prima parte del 2012.
L’adozione delle misure di razionalizzazione dell’assetto produttivo e organizzativo, sia quelle già realizzate che quelle in corso, permette al Gruppo di innalzare i propri livelli di competitività, premessa per riprendere il percorso dei miglioramenti dei risultati operativi non appena si ristabilisca un quadro più favorevole nei vari mercati di business.