La Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia ha un nuovo Statuto. Lo ha approvato a larghissima maggioranza l’Assemblea nazionale riunita oggi a Calenzano (Firenze). 330 i voti a favore 2 i contrari, 2 gli astenuti, 6 assenti al voto su 340 aventi diritto. Un risultato accolto da uno scrosciante applauso dei presenti. Così come scrosciante è stato l’applauso quando, nel suo intervento, il presidente nazionale della Confederazione, Roberto Trucchi, ha auspicato come imminente il rientro nella Confederazione della Misericordia di Firenze.
“Questo voto –ha detto al termine dei lavori Trucchi- ci conforta nell’impegno che, non senza fatica, abbiamo portato avanti per l’approvazione del nuovo Statuto e per la riunificazione del movimento. Non sono mancate le polemiche e l’ostruzionismo da parte di una assai ristretta minoranza. Il voto dell’Assemblea, con la forza dei suoi numeri, spero che aiuti a superare anche questi ultimi strascichi di divisione. Lo dobbiamo ai nostri vescovi, che con paterna sollecitudine, ci hanno invitato a ritrovare l’unità.
Lo dobbiamo a tutti i nostri confratelli che vedono nelle Misericordie un grande momento di aggregazione e di impegno a favore delle proprie comunità. Da qui dobbiamo ripartire per rilanciare l’azione delle Misericordie, con l’unico obiettivo che davvero conta: metterci al servizio del prossimo che ha bisogno.” L’esigenza di aggiornare lo Statuto era avvertita da tempo. L’approvazione arriva al termine di un percorso durato un anno e mezzo, attraverso i lavori di due commissioni, prima di studio poi di elaborazione, presiedute dall’avvocato Mauro Giovannelli.
Il testo uscito dal lavoro della Commissione Giovannelli era stato recepito nel novembre scorso dal Consiglio nazionale e inviato per l’approfondimento e la discussione a tutte le Misericordie che fanno parte della Confederazione nazionale. Anche l’Arciconfraternita di Misericordia di Firenze, uscita dalla Confederazione 4 anni orsono, ha approvato nel novembre scorso il medesimo testo statutario, individuando, sulla base del nuovo Statuto, un percorso di riunificazione con la Confederazione.
Il nuovo Statuto prevede strutture decentrate autonome, regionali e se necessario anche zonali, pur se nell’ambito di una confermata forte unità del movimento e secondo le regole nazionali. Proprio a garanzia dell’unità del movimento viene istituito un ‘Consiglio dei saggi’, destinato a tutelare la fedeltà ai principi ispiratori del movimento. Tra le principali novità quella di organi nazionali più snelli: il Consiglio nazionale passa da 31 a 21 componenti, il Consiglio di presidenza da 9 a 7 componenti.
La durata delle cariche viene limitata a 2 soli mandati (tranne il Consiglio dei saggi). La quota sociale è obbligatoria per tutte le associazioni iscritte alla Confederazione nazionale, sulla base di una quota fissa e una variabile in relazione al bilancio e al numero di confratelli che compone ogni Misericordia. Dopo l’approvazione del nuovo Statuto della Confederazione delle Misericordie d’Italia da parte dell’Assemblea nazionale, riunita oggi a Calenzano, il responsabile delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, esprime “grande soddisfazione per il risultato odierno, che peraltro le Misericordie della Toscana, già dal momento della creazione della Federazione Regionale delle Misericordie, avevano previsto e sentito come assolutamente necessario e ineludibile.
Sono altresì contento –prosegue Corsinovi- che ciò consenta di ritrovare l’auspicata unità con la Misericordia di Firenze, che negli ultimi tempi aveva a sua volta perseguito tale risultato.” Anche il Provveditore della Venerabile Arciconfraternita di Firenze, Andrea Ceccherini, conosciuto il risultato dell’Assemblea, si è detto “felice di questa votazione e della conclusione positiva che c’è stata oggi, arrivata al termine di un percorso durato 4 anni. Come ci aveva chiesto l’arcivescovo Betori, ciascuno doveva fare la propria parte di sacrifici per ritrovare l’unità.
Li abbiamo fatti tutti, ma ne è valsa la pena, perché oggi siamo tutti insieme. Auspico che anche la Misericordia di Rifredi possa fare questo stesso percorso e che, come aveva condiviso con noi l’uscita dalla Confederazione, possa ora condividere anche il rientro, per voltare pagina tutti insieme.” LE MISERICORDIE Sono la più antica forma di volontariato sorta nel mondo, nate nel 1244 a Firenze, “per onorare Dio con opere di Misericordia verso il prossimo”. Oggi le Misericordie e sezioni di Misericordia attive sono poco meno di 800 (665 Confraternite e oltre 100 sezioni autonome), diffuse su tutto il territorio nazionale ma con presenze più forti al centro e al sud, e raccolgono circa 800 mila confratelli.
Di questi circa 150 mila sono impegnati attivamente in servizi di volontariato assicurati grazie anche a 3.500 ambulanze e oltre 1.000 mezzi speciali. Molteplici i campi in cui operano, dai servizi di emergenza medica alla donazione di sangue ed organi, ai servizi sociali per disabili, anziani e portatori di handicap. Le Misericordie sono attive anche sul fronte della protezione civile con gruppi attrezzati e specializzati pronti ad intervenire nell’arco di sei ore. Negli ultimi anni le Misericordie hanno allargato i propri interventi anche a livello internazionale: dall’Albania al Kossovo, dalla Bielorussia al Ciad, dal sud-est asiatico martoriato dallo tsunami, fino ad Haiti e al Cile colpiti dal terremoto.
Le Confraternite sono riunite in una Confederazione Nazionale, che da voce all’intero movimento e offre alle singole Misericordie un’ampia gamma di servizi e consulenze